Il Palermo affonda, ma De Zerbi resta a galla: tutti i motivi della decisione di Zamparini

Cinque punti in undici giornate, un filotto negativo che dura da ben sei turni ed un penultimo posto in classifica a quota sei lunghezze. Questo il bottino conquistato da Roberto De Zerbi dal suo arrivo sulla panchina rosanero dopo la rescissione contrattuale di Davide Ballardini. Un bottino magro, ma che tuttavia non sorprende. Ciò che sorprende è altro. Sorprende quella che sembra essere l’ennesima riconferma da parte del club di viale del Fante nei confronti dell’ex Foggia. Sorprende la fiducia che arriverebbe ancora una volta da Maurizio Zamparini.

Sia chiaro, il nodo della questione non è la conferma del proprio allenatore nonostante i risultati che negativi (il che non è affatto da condannare). Né si vuole inneggiare all’esonero di un tecnico che finora ha fatto tutto il possibile, pur avendo in mano una squadra evidentemente limitata. La vera questione, piuttosto, è che a Palermo non siamo abituati a vedere un Maurizio Zamparini così…transigente. Non a caso, complici i numerosi esoneri effettuati nella propria carriera da presidente, in giro per il mondo il patron rosanero ha la fama di “mangia-allenatori”.

Esoneri che ai più sono spesso sembrati esagerati, specialmente dopo una vittoria (vedi quelli di Beppe Iachini e Davide Ballardini lo scorso anno, anche se l’emiliano fu “cacciato” dopo una lite con Stefano Sorrentino). Oppure ancora agli esoneri arrivati per molto meno di sei sconfitte consecutive (l’esempio più recente è quello di Novellino nel corso della passata stagione). A questo va aggiunto anche che finora mai, o quasi, la vox popoli rosanero aveva chiamato il cambiamento. Eppure nelle ultime settimane si respira un malcontento generale. Ecco perché tutta questa situazione ha del surreale.

Circa la probabile riconferma di Roberto De Zerbi ci sono varie ipotesi. La prima è che il tecnico rosanero ha una clausola anti-esonero di 500mila euro. Pertanto, in caso di “cacciata” Zamparini dovrebbe sborsare ben un milione e mezzo. La seconda è che la squadra, come affermato anche dal patron, è dalla parte del tecnico. La terza è che probabilmente lo stesso Zamparini si sia reso conto di aver costruito una squadra non proprio all’altezza del massimo campionato e che quindi cambiare guida potrebbe non servire. La quarta è il pieno supporto che arriva all’ex Foggia direttamente da Gianni Di Marzio, grazie al legame particolare che lega De Zerbi al figlio Gianluca (De Zerbi è il testimone di nozze del giornalista esperto di calciomercato). Ed infine la famosa trattativa per la cessione del club di viale del Fante ad una cordata cinese, principale pensiero del presidente. Solo ipotesi certo, ma tutte più che plausibili…