Il nuovo “padrone” della fascia destra: Diakité è il “ninja” di cui il Palermo aveva bisogno

Diakitè in rosanero è la classica storia di mercato dal lungo corteggiamento. Forse per lui, e anche per il Palermo, era destino incontrarsi, vuoi per le necessità dei rosanero vuoi anche per le ambizioni del classe 2000. Ma il mercato, come spesso accade, sa essere dolce come il rosa e nero come l’amaro e molto spesso viene anche ostacolato. Ciò, però, può contribuire alla voglia da parte di un giocatore di voler davvero raggiungere una destinazione per dimostrare tutto il suo valore, dando così poco per scontata un’opportunità che può davvero essere un trampolino di lancio, in una piazza calda e blasonata come poche, soprattutto, in Serie B.

Diakitè, un “ninja” a disposizione di Corini

Il suo arrivo a Palermo era davvero necessario e il “ninja”, subito, ha saputo dimostrare perché il DS Rinaudo ha voluto fortemente puntare su di lui. Nonostante delle confortanti prestazioni da parte di Graves, Diakité ha immediatamente preso possesso della fascia destra, ridisegnando quelle gerarchie che non tanta fatica, complici forse delle pedine poco qualitative, Corini aveva costruito. Sarà un caso, o forse no, che da quando l’ex difensore della Ternana è stato schierato dal tecnico di Bagnolo Mella la difesa ha ritrovato quelle sicurezze che per strada aveva perso. Adesso, dalla fascia destra, sembra davvero complicato subire occasioni pericolose e, in realtà, l’impressione è che gli avversari evitino proprio di affondare da quelle parti, consapevoli delle difficoltà nel superare in un possibile uno contro uno il francese.

Prestanza fisica, corsa, caparbietà, grinta e carisma: tutte caratteristiche di cui la fascia destra aveva bisogno. L’ultima, soprattutto, sembra quella più sorprendente. Diakitè non soltanto ha delle qualità indiscutibili, ma gode anche di una capacità carismatica davvero importante rispetto all’età anagrafica. Da quando è arrivato in Sicilia, ha sempre dato l’impressione di giocare in rosanero da molto più tempo, mostrando una connessione con i compagni immediata e fondamentale per le ambizioni del club.

Senza alcun dubbio ha ancora molto da migliorare, soprattutto sotto l’aspetto tecnico, ma per le idee del club e per la linea dimostrata dalla società, almeno in questi due anni sotto la gestione City Group, il “ninja” avrà, probabilmente, tutto il tempo possibile per porre le proprie radici e crescere in tutti in punti carenti. L’esperienza soprattutto di alcuni elementi all’interno della rosa, senza alcun dubbio, saprà favorire i giovani prospetti come lui, potendo anche mettere le “pezze” lì dove l’occhio meno esperto non riesce a vedere e prevedere.

In vista di un girone di ritorno tutto da scrivere, ma già entrato nel vivo, un calciatore come lui può solo alzare il livello della squadra ed essere vera e propria linfa vitale, considerando anche la sua duttilità. In attesa del ritorno di Lucioni, intanto Corini può contare su un calciatore che è e sarà utile alla causa e permetterà, all’esperto difensore ex Frosinone, di poter recuperare con tutta calma e senza forzare il rientro. I meriti del suo arrivo vanno anche e soprattutto dati al DS Rinaudo che, oltre alle possibilità economiche importanti concesse dal City Group, ha saputo soprattutto convincere il giocatore. La Ternana, infatti, probabilmente non l’avrebbe fatto partire senza la volontà del francese, dimostratasi davvero decisiva. Adesso però il Palermo si gode il nuovo terzino ed il bel momento positivo, con la consapevolezza che, Diakitè, è presente e sarà futuro, nella speranza che possa contribuire alla crescita del club e crescere a dismisura insieme.