L’edizione odierna de “Il Gazzettino” si sofferma sulla gara che il Venezia giocherà stasera contro il Palermo sognando la finale playoff.

Dimenticare Palermo. Far finta di niente rispetto al successo sgraffignato al Barbera nella semifinale di andata (1-0) e giocare come se nulla fosse. Vero che stasera al Penzo, nel retour match con i siciliani dei tanti ex, ci sono tre risultati che possono premiare il Venezia e spingerlo in finale promozione (vittoria, pareggio o anche una sconfitta con un gol di scarto), ma è meglio non pensarci.

Perchè si sa, quando si tratta di gestire una determinata situazione dei vantaggio, i lagunari non è che brillino un granchè.

Vedi il secondo tempo di La Spezia, dove l’1-0 dei primi 45’ voleva dire promozione diretta, mentre sappiamo tutti come è andata finire. Lo sa per primo naturalmente anche Paolo Vanoli, che ormai conosce la sua squadra come le proprie tasche, e non cade nel tranello di considerate la finale come cosa fatta. Tutt’altro. E mette tutti subito sul chi va là.

«Stiamo bene, veniamo da una grande prestazione e l’aspetto morale ci ha aiutato a recuperare velocemente – dice il tecnico lagunare -, sappiamo però che dovremo essere bravi, umili e che dobbiamo andare in campo per vincerla, senza guardare al risultato dell’andata. Non siamo mai stati una squadra capace di gestire certe situazioni, davanti al nostro pubblico dobbiamo fare una grande prestazione per superare una grande squadra. L’ha detto anche Mignani che loro vengono qui per provare a fare un’impresa, quindi l’attenzione dovrà essere doppia: se siamo concentrati, e se giochiamo da squadra, siamo forti, sennò qualche sbandamento lo possiamo avere. Quindi piedi per terra, consapevoli che abbiamo una grande opportunità per avvicinare il nostro Grande sogno».