Il Gazzettino: “Il doppio ex Benussi: «Domenica il Barbera potrebbe fare la differenza»”

L’edizione odierna de “Il Gazzettino” ha intervistato Francesco Benussi in vista di Palermo-Venezia. Ecco quanto si legge:

“Nel 2000 in arancioneroverde aveva esordito 18enne in Serie A, inaugurando una carriera che ha raggiunto l’apice in rosanero giocando a 28 anni l’Europa League. Venezia-Palermo è la partita con la P maiuscola per il mestrino Francesco “Ciccio” Benussi, doppio ex con doppi grandi ricordi. «Una sfida molto aperta sui 180’, tra un Venezia in forma e un Palermo con grandi qualità. Anche il fattore ambientale avrà un suo peso, il Penzo è un fortino con 6.000 tifosi addosso, un risveglio che fa piacere ma che mi pare il minimo con un presidente come Tacopina che in un attimo ha portato la città dalla Serie D a giocarsi la Serie A. Il Palermo alla Favorita viaggia chiaramente su altri numeri, questa semifinale è il miglior spot per la Serie B con gare tanto intense e vissute dalla gente». Nessuno si aspettava a tal punto i lagunari protagonisti, né i siciliani costretti a passare per i playoff per tornare in A. «Il Venezia ha disputato un campionato impensabile, fatto di grande qualità e robustezza difensiva. Mister Inzaghi è l’arma in più di un gruppo che si vede affiatato e convinto. Dal Palermo ci si aspettava qualcosa in più, anche se gli avversari erano molto forti, con lucidità e fortuna il Parma è stato bravo ad approfittarne. Adesso il Palermo ha più pressione, lo slittamento dei playoff ha favorito il recupero di qualche infortunato ma ha aumentato l’attesa. Il Venezia invece ha dalla sua la massima spensieratezza». Quanto ai ricordi personali… «In arancioneroverde ho bruciato le tappe forse troppo in fretta, quando si creano delle aspettative non sempre si è pronti a rispettarle. Dopo la mia bella gavetta sono tornato e ci siamo salvati in B allo spareggio col Bari, poi c’è stato il fallimento, un’altalena che mi ha fatto maturare in fretta. A Palermo arrivai nel 2010, ho dovuto abituarmi perché nei primi allenamenti non ne paravo una ai vari Cavani, Pastore, Miccoli, Dybala, Belotti e molti altri. Ho giocato in Europa League, abbiamo perso la Coppa Italia con l’Inter all’Olimpico, mi sono sempre sentito importante a prescindere dalle presenze». Ritiratosi la scorsa estate per problemi al ginocchio, Benussi affianca Beppe Aprea a Mestre nella scuola portieri “Imparare a volare”. «Una palestra importante che mi proietta su quello che vorrò fare, è gratificante vedere i passi da gigante dei ragazzi. Pomini del Palermo dà continuità di rendimento ed è ciò che serve a una squadra di vertice, Audero è già una certezza, ma anche Vicario ha fatto benissimo. Giovani, promettenti e soprattutto di “scuola italiana”»”.