Il Fatto Quotidiano: “Dopo il Qatar ora è l’Arabia Saudita a tentare di comprarsi il calcio mondiale. Vuole organizzare l’edizione 2030”

L’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” si sofferma sull’Arabia Saudita che tenta di comprarsi il calcio Mondiale.

Dopo il Qatar ora è l’Arabia Saudita a tentare di comprarsi il calcio mondiale. Il regime saudita potrebbe aver trovato acquirenti occidentali disposti, in cambio di petrodollari, a dimenticare la sua natura autoritaria, la violazione sistematica dei diritti umani, la discriminazione strutturale delle donne, le accuse di corruzione e perfino la certezza, secondo il Pentagono, che il principe ereditario Mohammed bin Salman Al Saud sia il mandante del massacro, avvenuto nel 2018, del giornalista Jamal Khashoggi, critico di Riad.

IL 7 FEBBRAIO il sito di Politico Europeha rivelato il piano saudita di finanziare la costruzione di nuovi stadi in Grecia: in cambio, il governo conservatore di Kyriakos Mitsotakis dovrebbe appoggiare l’ambizione di Mohamed bin Salman di ospitare la Coppa del mondo maschile di calcio nel 2030. Il terzo partner sarebbe l’Egitto, altro Stato poco rispettosi delle libertà democratiche. L’accordo – discusso secondo Politico in un incontro riservato l’es tate scorsa fra Bin Salman e Mitsotakis – prevede che i sauditi si facciano carico di coprire i costi miliardari della costruzione
degli impianti sportivi in Grecia ma ospitino i tre quarti delle partite. Tante, visto che, grazie alla politica di espansione del torneo da parte del presidente della Fifa, Gianni Infantino, per il 2030 la Coppa del mondo prevedrebbe la partecipazione di 48 squadre. Non è chiaro se l’accordo sia stato concluso, ma è certo che Riad, Atene e il Cairo stanno effettivamente lavorando a una proposta congiunta per la Coppa del mondo 2030, come annunciato già nel settembre scorso.