I sogni di Pelagotti. Cento presenze e la Serie B con il Palermo

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Pelagotti a caccia delle 100 presenze in rosanero e della promozione in B.

Due traguardi da raggiungere: la Serie B e le cento presenze in rosanero. Rigorosamente in ordine di importanza, per il Palermo e per Pelagotti, che ha ripreso ad allenarsi col gruppo dopo l’intervento a cui si è dovuto sottoporre nelle scorse settimane e punta all’esordio nei play-off per rimettere piede in campo. Ha dovuto rinunciare alla sfida col Bari (ma non alla trasferta, pur essendo indisponibile per giocare) per via dei punti di sutura, tolti giusto un paio di giorni dopo essere tornato dalla Puglia. Lì i rosa hanno conquistato l’accesso diretto alla fase nazionale dei playoff, dando al proprio numero 1 due settimane per recuperare la forma. Fosse stato per lui, probabilmente, avrebbe cercato di giocare già al «San Nicola»: ha rinviato l’operazione quanto più possibile ed è partito con la squadra nonostante non potesse nemmeno tuffarsi sul prato, ma esserci era fondamentale anche per stare vicino ai compagni.

Lo ha fatto e ora vuole tornare ad indossare i guanti, tra i pali del «Barbera». I playoff, per Pelagotti, aprono inoltre la porta al «centenario». Cento presenze con la maglia del Palermo, del «nuovo» Palermo. Ne mancano quattro per arrivarci, sarebbe il primo a riuscirci dal fallimento del 2019, ma serve passare almeno un turno per poter raggiungere la cifra tonda.

Le due sfide del primo turno di fase nazionale e le due del secondo turno, sempre che Baldini decida di ridargli i galloni da titolare. Lo ha fatto, dopo avergli inizialmente preferito Massolo, affidandosi nuovamente a lui dalla trasferta di Pagani. Poi l’intervento lo ha costretto a fermarsi, con il ritorno tra i pali del «vice», rimasto imbattuto a Bari contro la capolista. Le gerarchie si sono ristabilite, col ritorno di Pelagotti a pieno regime, ma da qui al match d’esordio nei play-off può ancora cambiare tutto.

Soprattutto se il toscano non dovesse essere ancora al top della forma: i primi allenamenti hanno evidenziato qualche postumo della convalescenza, ma non tale da mettere in dubbio la sua presenza. Giocarsela in campo, per Pelagotti, ha un duplice significato. Perché se da un lato ha più volte dichiarato, sin dai tempi della Serie D, di voler riportare il Palermo addirittura in Serie A (lui ha giocato la sua ultima gara in massima serie proprio al «Barbera» con l’Empoli); dall’altro ha un contratto in scadenza il 30 giugno e di discussioni per il rinnovo, ad oggi, non ne sono state avviate. Il campo, però, potrebbe aprire altre prospettive. Specialmente se nei play-off il numero 1 dovesse risultare decisivo, in positivo, nella rincorsa alla Serie B. Una sorta di prova finale, per guadagnarsi una permanenza voluta fortemente dal giocatore, nonostante dalla dirigenza non siano arrivati segnali. Né di apertura, né di chiusura: semplicemente un rinvio a quando i verdetti saranno definitivi. Ma già da febbraio, Pelagotti, avrebbe potuto accordarsi con altri club. Non lo ha fatto ed è rimasto concentrato sulla stagione con i rosanero, puntando tutto sull’obiettivo promozione.