L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui gol dei palermitani.

Questa volta a benedirlo è stato lo zio Totò Schillaci: “Un augurio speciale per un nipote speciale”, ha scritto su social l’eroe di Italia ’90 all’indomani di un gol e una prestazione maiuscola di Francesco Di Mariano, che arriva come una benedizione. Perché la seconda rete del campionato del “picciotto” con il numero 10, segnato per ironia della sorte ancora contro il Pisa, è stata come una liberazione. Non segnava da 15 ottobre e quindi da quasi 6 mesi Di Mariano. Uno che nelle ultime partite sembrava persino essere scivolato in fondo anche nelle gerarchie: titolare e sostituito a tre quarti di gara contro il Genoa, bocciato e tolto alla fine del primo contro il Sudtirol e finito in panchina contro Ternana e Frosinone, subentrando per 48 minuti complessivi senza incidere, complice la concorrenza di Tutino e il gran momento di forma di Soleri.

Invece, guardando la prestazione di Pisa, è sembrato ancora una volta che il giocatore avvertisse il peso crescente del gol che gli mancava e, soprattutto, quel fardello invisibile per chi è nato a Palermo e indossa la maglia rosanero. E invece Di Mariano, al 38’ del primo tempo, su un’imbucata di Verre, ha trovato un gol con un inserimento perfetto, da vera punta, ed è stato il migliore in campo fino a che non lo hanno fermato i crampi. Da Palermo al sogno azzurro. L’attaccante Andrea Compagno, classe 1996, bomber della Steaua Bucarest, è stato inserito nella lista preliminare dei convocati dal commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini. Partito dalla serie D, dal Due Torri di Antonio Venuto, dalla piccola Gliaca di Piraino, dopo essere cresciuto nei vivai di Palermo e Catania, Andrea è “esploso” a San Marino, con il Tre Fiori, segnando 43 gol in 48 partite, in due anni, con una rete in Europa League. Poi il passaggio al Craiova, nella serie B romena, con cui ha vinto il campionato.

Ben 29 reti, di cui 18 in serie A, che gli hanno “regalato” la chiamata della Steaua Bucarest, la squadra più titolata della Romania. Oggi, la Steaua lotta  per il primo posto. Con il Cluj e con il Farul. E Andrea è primo nella classifica dei marcatori, in serie A, con 16 reti. E si è tolto anche lo sfizio del gol in Conference League, contro l’Anderlecht. A suon di gol, assist e prestazioni altisonanti, Compagno si è guadagnato lo scettro di miglior marcatore italiano del 2022, nei massimi campionati europei, con 24 reti, davanti a Ciro Immobile, Mario Balotelli, Vincenzo Grifo e Gianluca Scamacca. Andrea, figlio dell’ex terzino rosanero Rosario, adesso, sogna l’azzurro. E Mancini lo ha inserito nella lista preliminare dei convocati, per la doppia sfida di qualificazione ai prossimi Europei, contro Inghilterra (23 marzo) e Malta (26 marzo): «Devo continuare a lavorare – ha detto Compagno – Come ho sempre fatto. Ma questa è già una soddisfazione immensa. Essere stato inserito nella lista preliminare dei convocati è un sogno. E il fatto che il CT della nazionale mi abbia preso in considerazione, è una gioia enorme».