Giornale di Sicilia: “Toni-gol, al Palermo il derby col Messina”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” ripercorre alcuni momenti salienti del derby tra Palermo e Messina giocato il 10 aprile 2005: “Dieci aprile 2005. la gente si avvia verso lo stadio sotto la piog-gia. sembra avvolta nel cellophane. Fa anche freddo. non sembra primavera. Tanto da impedire il tutto esaurito. Non tutti percepiscono che si tratta di un giorno storico. ma la voglia di far festa è tanta. Peggio per chi non c’è. Per la prima volta a Palermo la squadra rosanero sfida il Messina in Serie A. Cento anni Nani dopo il primo incontro di caldo avvenuto il 25 aprile del 1905, tra l’altro valido come primo campionato siciliano. Che aveva vinto il Messina portando a casa la Coppa offerta da Giuseppe Whitaker. Un secolo di gol e passioni da celebrare. E sarà fatto tra emozioni contraddizioni. Anche paradossi come quello che il Messina schiera palermitani e il Palermo nessun siciliano. Aronica, D’Agostino e il capitano Parisi, sono la spina dorsale della squadra giallorossa. Non facile per loro. con parenti e amici in tribuna e la voglia, oltre la deontologia professionale. di dimostra-re la loro fedeltà alla maglia del Messina che ha avuto fiducia in lopartita la polizia interverrà con critiche e manganelli nella porzione di curva occupata dagli oltre mille tifosi giallorossi ai ferri corti con i vicini palermitani. Voleranno bottiglie piene d’acqua, si alzeranno gli ombrelli: oggetti allora consentiti. Amicizia e scontri. Un altro paradosso. «Mi sarebbe piaciuto un clima più sereno per onorare questa bella festa di sport». commenta in tribuna Ferruccio Barbara Nel grande stadio si incrociano in ogni panica storie, vite. destini. .Ferro,, il dinoccolato e fantasioso pubblicitario (oggi lo chiameremo un ma-nager della comunicazione) figlio del presidente Renzo, morirà improvvisamente appena un mese e mezzo dopo a soli 53 anni. Due società promosse dalla Serie B nello stesso anno che tornano dopo oltre trenta anni e il grande calcio. Il Palermo sollevato da Zamparini e il Messina dai Franza, che rilevano nel 2002 il Peloro (uno dei quindici nomi che ha preso la prima squadra di Messina nella sua movimentata storia) e lo portano in alto, fino ad una promozione che mancava da 39 anni. La soddisfazione, senza osare la parola solidarietà, dovrebbe vincere ogni rivalità. Per non parlare di certi incroci del sentimento calcistico come quelli di Zeman e Totò Schillaci. E invece non mancheranno le scintille. Il Palermo scende in campo senza gli squalificati Barone e Barzagli, oltre l’acciaccato Santana. Ovvero: Guardalben; Zaccardo, Biava, Terlizzi Grosso; Mutarelli, Corini, Morrone; Brienza, Zauli; Toni. Il famoso albero di Natale. Il Messina gioca con Storari; Cristante, Rezaei, Aronica, Parisi; Ciampà, Coppola; Zanchi; D’Agostino, Iliev, Zampagna. Di Napoli parte dalla panchina, entrerà nella ripresa quando s’infortunerà Parisi. Calcio d’inizio. Zamparini è in volo da un’ora verso Milano: sopra le nuvole le tensioni della partita sono lontane. In campo sembra succedere poco ma sono scintille. Come quelle che si accendono tra Salvatore. Monica e Zauli dopo uno scontro di gioco e un battibecco: due pialli. Pesa quello del difensore che al 35′ entra in scivolata su Morrone: seconda ammonizione e Messina in dieci […] Un gol di forza e record personale di marcature raggiunto: 14. A fine campionato saranno 20. la tensione continua negli spogliatoi. Guidolin non si presenta, non sta bene. Dal Messina accuse al direttore di gara Neri Militi ricorda una trattenuta in area di Ria-va su Zampagna, ritiene eccessivo il primo giallo per Monica. «Questo arbitro non è fortunato con il Messina.. commenta il presidente tro Franta. Neri era stato già costato dai giallorossi dopo la paro con la Roma: la sintesi delle accuserà che avesse ceduto il fischiato Tolti. Cosa resta? I ricordi e la classifica finale di una stagione indimenticabile: sesto il Palermo con 53 punti, con modificazione alla prima Coppa Uefa della sua storia; settimo il Messina a 48. 11 club giallorosso sarà poi costretto a rinunciare alla Coppa Intertoto perché privo di licenza Uefa. Nel 2006, la Sicilia presenterà, con la promozione del Catania, tre squadre in Serie A. Non era mai successo, non succederà più. Il Messina fallirà nel 2008 e ricomincerà daccapo“.