Giornale di Sicilia: “Sanguigno e leale, Rino per il Palermo non si tira mai indietro”

Il Palermo lotta per non finire in Serie C tramite le aule di tribunale e l’ultimo ad arrendersi è Rino Foschi. Il dirigente rosanero, scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”, urla, parla con la voce spezzata dal dolore e quasi piange per difendere il Palermo. Ma anche per attaccare il palazzo del potere che se ne inventa una ogni anno. Di mezzo c’è il Palermo, quel Palermo che Foschi ama visceralmente e che il Tfn ha spedito in C. Quel Palermo a cui gli «amici» della B hanno negato i play-off a prescindere, in nome di un garantismo che non si era mai visto nel calcio italiano. C’è una sentenza? Va applicata. E chi se ne frega se la quinta città d’Italia tre giorni prima aveva riempito uno stadio che in Serie B se lo sognano. Giustizia sommaria. Punto. E Foschi non ci sta. Urla e sbatte i pugni, perché il Palermo non è mai stata una squadra per Rino: è la sua squadra. E Palermo è la sua città, come quella Cesena in cui ha ancora famiglia. Da quando Zamparini, nell’estate 2003, gli affidò il progetto di ricostruzione lui e Palermo sono una cosa sola. Con Zamparini però le strade si sono anche divise ma a luglio è tornato perché Palermo e Zamparini avevano bisogno di lui e si inventò la cessione capolavoro di La Gumina per 9 milioni di euro e poi ha compattato la squadra. Ed infine ha salvato il Palermo che stava per finire nelle mani di un gruppo inglese fasullo. Adesso non vuole arrendersi e lotterà fino alla fine per il suo Palermo