Giornale di Sicilia: “Documenti presentati in anticipo, l’iscrizione alla Serie B è sicura. L’avvocato Chiacchio: «Se le carte sono in regola, non possono esserci ostacoli»”

“Nel mare magnum dei problemi che attanagliano il Palermo in queste ore, l’iscrizione al campionato non solo è l’ultima delle preoccupazioni, ma non è nemmeno definibile come tale. Il club di viale del Fante ha infatti presentato la documentazione integrale con largo anticipo rispetto ai tempi prefissati dalla Figc per ottenere la licenza relativa al campionato di competenza (dunque nel caso dei rosa la Serie B). Qualche giorno prima del 30 giugno, data considerata ultima quando il Palermo depositò i documenti utili per avere il via libera dalla Federazione. Un lavoro svolto dal segretario generale Felicori in tempo per lasciare la Sicilia col club iscritto in B. Il dirigente avrebbe infatti concluso il proprio rapporto di lavoro col club proprio nella data fissata per la deadline, dunque ha preferito non arrivare all’ultimo giorno utile, avendo tutte le «scartoffie» già pronte. La data finale è stata poi spostata al 5 luglio, con la possibilità di allungare fino al 7 qualora la società avesse avuto bisogno di una ricapitalizzazione, ma non è il caso del Palermo. La presenza della squadra di Tedino ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie B, dunque, è certa. L’unico asterisco può essere legato agli sviluppi delle indagini che hanno visto coinvolto sia il club che Maurizio Zamparini, ma i tempi per ottenere il definitivo via libera sono talmente ristretti da non lasciare grossi dubbi sull’ottenimento della licenza. Il prossimo 25 agosto i rosa scenderanno dunque in campo per l’esordio nel torneo cadetto. Una certezza confermata dall’avvocato Edoardo Chiacchio, esperto di giustizia sportiva, che sa bene quanto sia fondamentale la presentazione dei documenti utili nei termini prestabiliti per potersi assicurare la partecipazione al campionato: «Il 30 giugno le società devono presentare tutte le documentazioni, dunque ritengo che sia stato presentato il necessario. La squadra non ha assolutamente alcun ostacolo, se la documentazione è in regola». Dei procedimenti giudiziari o delle indagini in corso, alla Federazione e alla Covisoc, interessa ben poco in questa fase di deposito delle iscrizioni. Anzi, l’organo di controllo si baserà su dei bilanci chiusi il 30 giugno 2016 per dare un via libera praticamente assicurato per i rosa, ai quali basta dunque aver presentato la domanda in regola nei tempi previsti. «Basta presentare una documentazione completa nei termini prestabili – prosegue l’avvocato – in questo modo non ci sono problemi per ottenere la licenza». Il Palermo, che la documentazione l’ha presentata in anticipo e dalla Covisoc non ha ricevuto alcun avvertimento, può avviarsi tranquillamente alla preparazione estiva in Austria, con la consapevolezza di avere tutto in regola per la partecipazione al torneo cadetto. L’ultimo passo, quello che ufficializzerà la presenza del Palermo alla prossima Serie B, sarà compiuto il 20. Lì toccherà alla Figc acquisire tutta la documentazione verificata in precedenza dalla Covisoc e inserire il club di viale del Fante nell’elenco delle ventidue partecipanti al torneo di seconda serie. Poco più che una formalità, dato che non ci sarà alcuna possibilità di farsi «influenzare» dalle vicende di queste ore. In primis, perché i tempi sono estremamente ristretti, ma soprattutto perché non è prevista una decisione dettata da situazioni esterne. La Figc si baserà solo sui documenti forniti dalla Covisoc e se mai dovessero esserci irregolarità relative all’iscrizione, potranno essere riscontrate solo in quel momento. «Quella è una presa d’atto, niente di più – conclude l’avvocato Chiacchio -. Perché se i documenti sono in regola non ci possono essere problemi». E il Palermo, che ha depositato la domanda d’iscrizione senza patemi, può stare tranquillo. La partecipazione al prossimo campionato di Serie B è salva, qualunque sia il destino del club a seguito delle indagini avviate in questi giorni”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.