Giornale di Sicilia: “Dall’annuncio alla rottura, quante parole!”

“«Sono c… miei» Zamparini si scatena in conferenza stampa: «A quanto vendo il Palermo? Sono c… miei». 7 marzo  il primo annuncio… Arriva l’annuncio del patron:«Abbiamo chiuso l’affare, attendo soltanto le garanzie bancarie». 27 aprile  … e il primo rinvio Closing rinviato, Zamparini: «Ma sicuramente sarà tutto pronto entro la fine del campionato». 30 aprile doumenti a posto Zamparini ci riprova: «Penso ch esia tutto pronto per essere chiuso a breve, noi abbiamo dato tutto». 2 giugno inizia L’interregno Ecco l’interregno: «I soci di Baccaglini mi hanno chiesto di stargli vicino e io gli sto vicino». 7 giugno ds e allenatori condivisi Il Palermo si muove alla ricerca di allenatoree ds:«Decideremo insieme, la nostra sarà una scelta condivisa». 14 giugno sorpresa, manca l’offerta Si scopre un… dettaglio importante: «Non è stata ancora presentata un’offerta perché non siamo ancora riusciti a quantificare la cifra». 19 giugno  i due fratelli Parole di gioia del patron: «Io e Baccaglini siamo come fratelli». 20 giugno  Fine dell’era, ma c’è Tedino Zamparini dà per conclusa la sua era: «Sono stati quindici anni meravigliosi. Sono molto felice di Tedino, è l’ultimo regalo per Palermo». 21 giugno arriva un siluro Prima bufera: «Comefa ccio a dare la squadra ad una cosa non sicura?». 1 luglio poi c’è il rifiuto Rifiutata la proposta di Baccaglini: «Mi viene proposto il pagamento di una somma in 4 anni, senza previsione di investimenti futuri nel Palermo, né garanzie di solvibilità». 2 luglio Il comunicato «penoso» Baccaglini parla, Zamparini reagisce: «Ha fatto un comunicato penoso». 3 luglio  riservatezza e dimissioni La società non rende nota l’offerta per «non ledere il patto di riservatezza». Nel frattempo si dimette il cda, Baccaglini non è più presidente.”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.