Giornale di Sicilia: “Chi nasce tondo non muore quadrato. Il Palermo torna all’antico, troppo divario con l’Atalanta”

“La giovane e brillante Atalanta di Gasperini conferma I ‘esattezza di un proverbio siciliano che proviamo a tradurre per tutti: «Chi nasce tondo non può morire quadrato». L’illusione che Diego Lopez potesse avere trasformato la squadra rosanero durata appena due settimane e puntuale arrivata la decima sconfitta interna della stagione. É bastato affrontare una formazione di livello superiore e provare a giocarsela a viso aperto perché la realtà tornasse a galla. Una realtà triste come il volto dei tredicimila che ieri hanno appena accarezzato la speranza di una riscossa sull’onda del successo contro il Crotone. Ma l’Atalanta non il Crotone e il Palermo purtroppo sempre… il Palermo. Una squadra che non stata costruita per conseguire risultati, ma con altri scopi molto meno nobili, all’insegna del risparmio e dell’incompetenza. Una squadra che in attacco dipende dal solo Nestorovski (ieri ancora volta il migliore ma ha sciupato la facile palla del 2-2); che non possiede un solo centrocampista di qualità e che avendo già cambiato quattro allenatori in meno di sei mesi non ha né schemi, né identità. Una squadra che ha fatto le migliori cose in trasferta e quasi sempre con la difesa a tre ripudiata da Lopez. Ricordiamo proprio la vittoria all’andata a Bergamo. La sconfitta di ieri dunque somiglia a tante altre. Il Palermo stato sovrastato sul piano della manovra perché l’Atalanta possiede talenti purissimi come Gomez, giocatori di grande forza fisica come Petagna, Spinazzola e Kessié ma soprattutto possiede un gioco. Schemi, organizzazione e movimenti senza palla. Mentre il Palermo continua a recitare a soggetto; sorretto dalla generosità dei propri calciatori, pari esattamente alla loro mediocrità sul piano tecnico. Ecco, i calciatori rosa nonostante gli errori individuali che anche ieri hanno segnato la gara, ci sembrano i meno responsabili dell’attuale situazione. L’Empoli rimasto a otto lunghezze e nulla compromesso ma anche un punto sarebbe stato prezioso”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.