“Gilardino non si tocca! Scambi col Cesena? Siamo alle solite, peschiamo sempre da categorie inferiori” – il pensiero dei tifosi rosanero

Inizia il periodo dell’anno calcistico in cui le voci che si rincorrono sono tante, ma i fatti realmente pochi. Trovato il direttore sportivo, il Palermo adesso dovrà far partire il suo calciomercato, ma solo dopo aver ceduto il proprio pezzo pregiato: Franco Vazquez. Sulla cessione del “Mudo” e sulle tanti voci che circolano in questo momento in orbita Palermo si sono espressi i tifosi che sulla pagina Facebook di Ilovepalermocalcio hanno commentato le varie notizie.

Su tutti c’è il commento di Claudio Raccuglia che dice: “Ogni anno di questi tempi dicono sempre le stesse cose, mancano solo le frasi: ‘Questo è il Palermo più forte di sempre’ e ‘Siamo da Europa League’, ma ancora c’è tempo fino al 31 agosto”. Paolo Piraino invece si è espresso in merito alle continue notizie che riguarda il “Mudo” Vazquez e la sua cessione che porterà nuovi introiti nelle casse societarie: “Al tifoso interessa l’incasso di questo o quel giocatore. Zamparini al momento si preoccupa di quanto deve essere venduto Vazquez. Ma poi li reinvestirà nel mercato? Con Dybala e Belotti li ha investiti sì, ma in allenatori!”.

Chi potrebbe lasciare Palermo è Alberto Gilardino. Il futuro del centravanti biellese, infatti, è ancora da decidere. Ad esprimersi sulla situazione legata al numero 11 rosanero è stato Marco Mortillaro che ha così commentato la notizia: “Mandare via Gilardino, sarebbe da ingrati ed ignoranti! Ha dimostrato che nonostante la sua età, è ancora sul pezzo ed il suo fisico risponde bene. 10 goal, con la situazione del Palermo di quest’anno, sono tantissimi!”.

In ballo in questo momento, grazie anche all’arrivo di Rino Foschi, ci sarebbero delle operazioni sull’asse Palermo-Cesena, con scambi di diversi giocatori. Dario Ferrante ha detto la sua in merito a questi potenziali scambi: “Ma io dico, gli scambi si fanno con le squadre di A. Non ha senso andare a prendere sempre giocatori di categoria inferiori, siamo alle solite”.