Ghirelli: «Il campionato non può andare avanti. Retrocessioni? È il punto più critico che abbiamo. Per procedere abbiamo due criteri»

Intervenuto ai microfoni di “Radio Sportiva”, Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha analizzato i temi legati al campionato di terza serie: «Siamo per il rispetto delle regole, sapendo che il dominus della situazione è la Federcalcio. Abbiamo rispetto per tutti e ci aspettiamo che lo stesso rispetto ci sia nei nostri confronti. Il punto per noi è irrinunciabile è che il campionato non può andare avanti. Abbiamo fatto il punto della situazione con 60 medici e ci hanno detto che non ci sono le condizioni per la sicurezza sanitaria a causa di più criticità. Protocollo? Al momento attuale vale solo per la Serie A, per B e C bisogna aspettare. Noi aspettiamo ancora 5 milioni dalla Serie A derivanti dalla quota Melandri dei diritti tv, se non gioca si aprono scenari diversi. Promozioni in Serie B? Al termine dell’assemblea ero emozionato perché c’era stata grande capacità di discussione e di ascolto delle diverse situazioni, non c’è una soluzione che può trovare un accordo totale se non si gioca. Il criterio della media punti che abbiamo utilizzato è stato sperimentato anche in passato, non ho pensato di provarne altri, perché a nessuno avrei tolto il dubbio che a classifica presente un criterio avrebbe favorito una squadra o un’altra. Retrocessioni? È il punto più critico che abbiamo. Per procedere abbiamo due criteri, ancorarci alle norme federali o scegliere soluzioni che creassero meno problemi possibili. Non so se abbiamo sbagliato o meno, ritengo di no, ma abbiamo scelto il combinato disposto di blocco delle retrocessioni e promozione di nove squadre dalla Serie D, bloccando i ripescaggi dai dilettanti».