Ghirelli ammette: «Stop alla Serie C? C’è stata una fase preoccupante»

«Noi ci troviamo di fronte a una pandemia, la cui conoscenza sfugge alle autorità sanitarie e scientifiche. Viaggiare con prudenza e attenzione mettendo al primo posto la salute, mi sembra il minimo. Questo studio, per cui ringrazio il lavoro del professor Braconaro (Francesco, membro del Comitato tecnico-scientifico della FIGC, ndr) e la passione di tutti i medici dei club, è un laboratorio che abbiamo potuto mettere in piedi e che tra le altre cose pone un problema importante, che abbiamo anche sottoposto alla Federcalcio: bisogna riconoscere il ruolo del medico all’interno dei club, dandogli una definizione precisa.

Lo studio evidenzia chiaramente che c’è stata una fase in cui, se la curva avesse continuato a impennarsi, ci si sarebbe dovuti porre il problema. Poi la diffusione delle indiscrezioni ha preso una certa piega, per cui sembrava pensassimo di fermare il campionato per fare i recuperi. Non era una possibilità? Assolutamente no: se fai i recuperi e i recuperi sono tanti, è come far proseguire il campionato. Non avrebbe avuto molto senso».

Queste le parole di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, rilasciate ai microfoni di “Tuttoc.com” in merito allo stop del campionato di Serie C per emergenza Coronavirus.