Gds: “Tuttolomondo, ricorso contro il nuovo Palermo di Mirri e il Comune. Il Tar ha deciso, ma loro…”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla delle ultime mosse dei Tuttolomondo e di Arkus Network e del ricorso presentato al Tar contro il bando vinto da Hera Hora nella corsa al nuovo Palermo. Ecco quanto si legge:

“Un altro nulla di fatto. Il ricorso presentato da Tuttolomondo al Tar di Palermo contro il Comune e Hera Hora per il bando che ha portato alla rinascita del club rosanero si conclude con lo stesso epilogo di pochi giorni fa in un altro tribunale amministrativo, quello del Lazio: cancellazione dal ruolo, ovvero esclusione del procedimento in corso. Il vecchio Palermo, quello controllato da Arkus Network, aveva presentato ricorso al Tar siciliano lo scorso 31 luglio, chiedendo «l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del bando con il quale il Comune di Palermo ha indetto la procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di società sportive per l’iscrizione della squadra di calcio della città diPalermo al campionato di Serie D 2019/20». L’avviso con cui il sindaco Orlando ha di fatto avviato la procedura per la creazione diun nuovo Palermo, da far ripartire dalle categorie inferiori,indicando nella Hera Hora di Mirri e Di Piazza il soggetto da presentare alla Figc per l’ottenimento della licenza. Già lo scorso 9 agosto, dinanzi alla richiesta di una «anticipazione della trattazione collegiale» per poter avere un giudizio prima dell’inizio del campionato, il club di Tuttolomondo ha trovato le porte sbarrate, considerando che ad agosto «non è prevista alcuna udienza camerale straordinaria, come si legge nel decreto emesso dal Tar di Palermo. L’udienza era stata fissata per la giornata di ieri, ma si è risolta con la cancellazione del procedimento dal ruolo. Esattamente come quella di dieci giorni fa al Tar del Lazio, a cui si è rivolto l’U.S. Città di Palermo in merito al mancato ottenimento della licenza da parte della Figc. Anche in quel caso, un nulla di fatto, sebbene la società di Tuttolomondo sembri intenzionata a proseguire nel tentativo di ottenere un risarcimento”.