Gds: “Sicilia. L’arancione appeso a pochi posti letto”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione pandemica in Sicilia

Sul filo del rasoio, anzi, dei ricoveri, perché potrebbe essere davvero una manciata di letti ospedalieri occupati in più, come già successo durante l’epidemia, a tingere (tutta) la Sicilia di un altro colore, a partire da lunedì prossimo su ordinanza ministeriale.

Il congedo dal giallo resta appeso al quel 20% di saturazione fissato dall’Esecutivo come soglia d’allarme arancione nei reparti di terapia intensiva destinati ai pazienti Covid: un’asticella che l’Isola, con 170 malati su 840 posti disponibili secondo dati Agenas, ha oltrepassato anche ieri, seppur di un soffio come accaduto negli ultimi tre giorni, raggiungendo stavolta il 20,2%. Ma il verdetto è fissato per oggi, quando la Cabi[1]na di regia nazionale, come ogni giovedì, fotograferà gli indicatori decisionali del rischio epidemiologico in tutte le regioni per completare il monitoraggio Covid settimanale del venerdì. Se il territorio dovesse confermare il superamento della soglia – basterebbe anche uno 0,1% in più – allora l’arancione sarà inevitabile.

Altrimenti continueremo in giallo, magari per lungo tempo ancora, visto che, al momento, la diffusione del virus sembra aver trovato un suo equilibrio. Quel che è certo, è che da domani, su ordinanza regionale, si allunga la lista dei comuni in arancione, con 11 new entry fino al 2 febbraio tra cui un capoluogo di provincia: Ragusa, Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Modica, Pozzallo, Santa Cro[1]ce Camerina, Scicli e Vittoria nell’area iblea, e Aragona nell’Agrigentino. Con lo stesso provvedimento le restrizioni vengono prorogate fino al 26 gennaio a Caltanissetta, Gela, Siracusa, Solarino, August a, Canicattini Bagni, Avola, Priolo Gar[1]gallo, Carlentini, Noto, Francofonte, Palazzolo Acreide, Rosolini, Lentini, Melilli, Pachino, Floridia, Sortino e Canicattì, per un totale di 125 centri sospesi tra il giallo e il rosso.

Intanto, il nuovo bollettino settimanale del Dasoe, registrando 69506 infezioni da SarsCov2 tra il 10 e il 16 gennaio, rileva nell’Isola una «curva epidemica sostanzialmente stabile rispetto al picco della settimana precedente», con «un lieve decremento» dell’incidenza dei contagi sulla popolazione, passata da 1455 a 1436 casi ogni 100mila abitanti. A sostenere la diffusione del virus sono ancora i più giovani, in particolare i ragazzi della fascia d’età 14-18 anni, con 1972 soggetti trovati positivi ogni 100mila abitanti. In leggera decrescita anche le ospedalizzazioni: 977 contro le 1012 contate nella prima settimana del mese in corso, con la maggioranza dei pazienti ricoverata che risulta non vaccinata (75,9% in area medica e 84,4% in terapia intensiva) o con ciclo vaccinale non completo (9,7% in area medica e 5,8% terapia intensiva).