Gds: “Sicilia. Incendi, Sos a Roma tra le polemiche. Musumeci sotto attacco. Barbagallo, Pd «Nessuna opera di prevenzione». La Cgil «Responsabilità politiche»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza incendi in Sicilia.

Sono circa 250 gli interventi dei vigili del fuoco nelle sole aree boschive, dalle colline fino alle zone costiere. Si spengono le fiamme e si accendono le polemiche. La Regione Siciliana chiede attenzione al governo centrale. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha chiesto al premier Mario Draghi, la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione Civile.

«Ma cosa ha fatto Musumeci per prevenire il disastro?», chiede Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars.

«La Sicilia brucia, le notizie relative agli incendi ci preoccupano molto. Il quadro complessivo è desolante. Duole purtroppo constatare che nulla è stato fatto sul fronte della prevenzione, da parte della Regione». «Che fine hanno fatto i mirabolanti annunci sull’impiego di droni per contrastare gli incendi, fatti a metà giugno durante la presentazione della campagna di comunicazione anti incendio da parte del governo Musumeci?» aggiunge il segretario regionale Pd, Anthony Barbagallo.

Durissima, la Funzione pubblica della Cgil: «Ci sono precise responsabilità politiche che non possono essere scaricate sul personale dei Vigili del fuoco che rischia addirittura di essere aggredito durante le operazioni di spegnimento». «Le colpe della Regione sono evidenti, in materia
di prevenzione e di estinzione degli incendi boschivi –sottolinea il segretario generale, Gaetano Agliozzo – e il presidente Musumeci non ci ha neppure ricevuti mentre la Protezione civile ha blaterato sul ruolo salvifico dei droni e dei volontari. Gli organici dei vigili del fuoco sono inadeguati e il parco mezzi vetusto e non idoneo a svolgere la tipologia di intervento necessario».