Gds: “Partinico. Il medico guarito dal Covid-19 «Quei giorni come un horror. Pensavo alla famiglia e ho capito cos’è la paura»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Gaspare Cannone, partinicese trapiantato in Lombardia, catapultato nell’epicentro dell’epidemia. «Quando da medico ti dicono che sei positivo – afferma il professionista trentaquattrenne – ti crolla il mondo addosso. Pensi alla tua famiglia e per la prima volta nella vita inizi a capire cosa significa veramente la parola “paura”. Ti chiudono da solo in una stanza ad aspettare come in uno dei peggior film horror. Ad aspettare per capire se peggiorano o migliorano quei maledetti sintomi che fino a qualche giorno prima hai visto e cercato di curare sugli altri e per cui sai che non esiste una vera e propria terapia. Continui a misurare la temperatura, la saturazione, conti i colpi di tosse, i respiri al minuto, le coliche, ti pesi ogni giorno e vedi che vai sempre più giù. Nel frattempo cerchi di capire come va nell’altra stanza e come stanno tuo figlio e tua moglie. Non puoi vederli e non puoi controllare che tutto sia ok come hai sempre fatto, non puoi abbracciare e baciare tuo figlio e ti senti impotente. Leggi, studi e pensi di avere tutte le complicanze più brutte, perché i medici sono i peggior pazienti, ma alla fine non posso che ritenermi fortunato, più fortunato di molti altri perché ce l’ho e ce l’abbiamo fatta, fortunato perché non mi sono mai sentito solo».