Gds: “Palermo-Virtus Francavilla. Intervista al doppio ex Abate: «Filippi è l’uomo giusto per tirare fuori i rosanero da questa situazione»”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara di domani tra Palermo e Virtus Francavilla e lo fa attraverso le parole del doppio ex Abate.

L’ex attaccante palermitano Giovanni Abate, che ha giocato con la Virtus nel 2016/17, conosce bene sia i pugliesi che il tecnico rosanero Filippi, avendoci giocato per anni a Trapani e ottenendo con lui una promozione in B partendo da un distacco paragonabile a quello che oggi separa il Palermo dal Bari.

Dopo la batosta di Torre del Greco, che partita si aspetta tra Palermo e Virtus Francavilla? «Arrivano a questa partita con il morale opposto. In questo momento i rosanero stanno avendo un po’ di alti e bassi, hanno giocato ottime partite come quella col Foggia, ma in trasferta sta avendo difficoltà. A livello mentale, troveremo due squadre sicuramente diverse. Da questo punto di vista la Virtus Francavilla dovrebbe stare meglio, ma sarà come sempre il campo a dirlo. Per me sarà una partita molto aperta, perché il Palermo gioca a calcio e a tratti lo fa molto bene, col Foggia si sono viste delle belle giocate. Alla Virtus piace difendersi, ma gioca anche bene».

Lo scorso anno il Palermo se n’è reso conto, dato che la Virtus ha vinto al «Barbera». «Eh, ma anche il suo allenatore, Taurino, sa come fare. Io ero il suo vice alla Viterbese e un anno fa pareggiammo 3-3, subimmo alla fine la doppietta di Lucca. È un tecnico molto bravo nella fase difensiva, sa come far giocare le sue squadre. Sono convinto che sarà una bella partita».

Sull’altra panchina, invece, c’è Filippi che ha avuto da capitano a Trapani: come può invertire la rotta? «Sono sicuro che sia la persona giusta per tirarsi fuori da situazioni del genere. Lo conosco, caratterialmente è uno tosto e in queste situazioni tira fuori il meglio di sé. Mi ricordo, da compagni di squadra, nei momenti di difficoltà era lui quello che diceva le cose giuste al momento giusto, riusciva a gestire al meglio certi momenti particolari. È una persona molto intelligente, sono certo che sia in grado di fare lo stesso anche da allenatore. Poi, chiaro, preferirebbe non trovarsi in queste situazioni, ma per un momento del genere credo sia l’uomo giusto».