Gds: “Palermo: tari non pagata, al primo appello mancano incassi per 37 milioni la mappa degli evasori quartiere per quartiere”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla tari.

La crisi causata dalla pandemia, le chiusure, l’economia ferma, i posti di lavoro persi. Il 30% dei contribuenti, dalle utenze domestiche alle case di riposo fino ai campeggi e alle officine, non ha saldato la prima rata del primo semestre della Tari 2021, che avrebbe dovuto far incassare al Comune oltre 60 milioni di euro.

Al momento, secondo le tabelle stilate dal Comune, il mancato introito della prima tranche di pagamento che si doveva saldare a giugno è di circa 37 milioni. L’importo complessivo a fine anno, in base ai conti della Rap, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, è di 127 milioni. Solo il debito dei privati morosi ammonta intanto a oltre 18, con 147 mila ritardatari.

Lo spaccato dei contributi, quartiere per quartiere e categoria per categoria, indica però ad oggi una situazione ulteriormente aggravata. Tirando le somme, al primo appello restano in posizione debitoria 192.495 tra utenze, attività e istituti. Tra i quartieri dove la cartella resta nel cassetto così come è stata recapitata, lo Zen con oltre 4.000 pagamenti sospesi che valgono 700 mila euro, oltre quattromila evasori nella zona del Tribunale (954 mila euro), 5.500 posizioni aperte per un debito di oltre un milione nell’asse Terrasanta-Borgo vecchio. Ma anche un migliaio che se la stanno prendendo calma nella zona del Giardino Inglese.