Gds: “Palermo. Strade colabrodo, si tenta la carta Anas”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione delle autostrade in Sicilia e in particolar modo a Palermo.

Si procede di rattoppo in rattoppo. Gli operai fanno quel che possono, armati di poca roba: un sacco di catrame, una pala, un rastrello. Ma le strade rimangono pericolosamente dei colabrodo. In certi casi, il bitume poggiato sopra i fossi si sfalda, trasformandosi in pietruzze che rendono il manto stradale una pista sdrucciolevole.

Com’è noto, il Comune per il contratto aperto di manutenzione al momento non ha risorse a disposizione. Qualcosa, ma solamente qualcosa, è tornata a fare la Rap che già aveva mollato le attività col nuovo contratto di servizio. Una proroga di 6 mesi delle attività. E secondo i calcoli forniti pochi giorni fa dall’azienda di piazzetta Cairoli, guidata da Girolamo Caruso, negli ultimi mesi le buche rattoppate sono state circa 2.600, di cui 1.100 chiuse con asfalto caldo e quindi più resistente e 1.500 riparate facendo ricorso all’asfalto a freddo. Ma non basta, nonostante gli sforzi.

Ora ci provano i grillini a risolvere il problema della manutenzione delle strade in città, veri agguati permanenti per automobilisti, motociclisti e pedoni. E lo fanno tentando una strada che ha avuto successo per Roma Capitale. Un accordo con l’Anas per alcuni interventi ben individuati, in modo da rimuovere le situazioni più pericolose. Il parlamentare del Movimento 5 stelle, Adriano Varrica, ha infatti depositato un emendamento al decreto Milleproroghe in fase di conversione alla Camera che vuole riaprire i termini della norma precedente pensata per Roma, estendendo gli effetti anche a Palermo soprattutto per attingere ai fondi. Si tende così ad assegnare all’Anas un piano straordinario di rifacimento delle strade del capoluogo siciliano con un budget di 2,5 milioni di euro.