Gds: “Palermo, stadio per Vasco: chi incasserà l’affitto?”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla questione relativa al concerto di Vasco Rossi a Palermo e il caos scaturito ieri.

C’è stato un problema, ci stanno mettendo una toppa. Ma il caso non si è chiuso. Il concerto di Vasco Rossi allo stadio Renzo Barbera già annunciato e i 70 mila biglietti venduti. Salutato come un evento che finalmente spezza l’incantesimo sulla quinta citta d’Italia, da un quarto di secolo non ospitava un evento musicale di questo livello. Ma c’è stato un problema: l’autorizzazione del Comune non c’è. Arriverà sicuramente, ma ex post, mentre la convenzione prevede invece un nullaosta preventivo. A farlo notare a tutti è stata la dirigente del settore Patrimonio, Carmela Agnello,che ha scritto alla societa del Palermo calcio. E da quel momento c’è stato un piccolo terremoto perché rischiava di essere il granello di sabbia che inceppava il meccanismo.

Sull’evento probabilmente l’euforia ha prevalso sull’aspetto, come dire, tecnico burocratico. «Caso inesistente» lo bolla la società calcistica. Cosi come Roberto Lagalla, che era stato il primo ad annunciare la tappa del Blasco in citta, invita a vedere l’aspetto positivo di un’artista di quel calibro che si esibirà al Barbera e non il «pretesto per sterili ed inutile polemiche».
La notizia, ieri, nel corso della conferenza dei capigruppo, è stata l’argomento più gettonato. Con un fil rouge che attraversava tutti i ragionamenti: ma il «Palermo FC» può trarre vantaggi economici dall’utilizzo dello stadio, al di fuori delle partite di calcio? C’è chi propende per il sì e chi per il no.  Nel senso che, appunto, la preventiva autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale dimostrerebbe che non tutto è permesso alla concessionaria. Andrea Mineo, assessore al Patrimonio, getta acqua sul fuoco: «Ieri arrivata la Pec con cui si chiede ii via libera. Noi ovviamente siamo contenti dell’iniziativa e della ricaduta economica positiva sulla città – conclude-, ma questo non ci esime da un approfondimento insieme alla società anche sugli aspetti economici».