Gds: “Palermo, montagne di rifiuti trasformate in falò”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza rifiuti a Palermo.

Da dieci giorni a questa parte, la scena in molti quartieri è sempre la stessa: cassonetti straripanti di rifiuti e montagne di sacchetti ai piedi dei contenitori e sui marciapiedi. A questi si aggiungono i fuochi appiccati dai residenti per liberarsi dall’immondizia, senza pensare ai danni alla salute e all’ambiente. Alcuni dicono di non volere più aspettare la Rap e le cataste di rifiuti diventano veri e propri falò. Ieri notte i vigili del fuoco sono dovuti intervenire più volte per spegnere i roghi appiccati in tante vie dello Zen 2, ma anche in corso dei Mille, in piazza Achille Grandi a Brancaccio e via Cortigiani, nel quartiere Zisa.

Dopo le feste pasquali rimane l’amaro. Nonostante i doppi turni e lo straordinario, Rap ancora non ce la fa a ripulire l’intera città. Via Ammiraglio Nicastro, dietro la caserma Cascino, è diventata un tappeto di immondizia. I cassonetti stracolmi non riescono più a contenere altri rifiuti e la strada è diventata una discarica a cielo aperto, con l’indignazione di chi vi abita. Borgo Nuovo è inghiottita dai rifiuti e i cattivi odori costringono le famiglie a tenere chiuse le finestre di casa, nonostante le alte temperature.

Le vie Comiso, Pantalica, Erice, Modica, largo Ippona sono invasi dall’immondizia. «Non esiste una festività che poi non porti ad un’emergenza rifiuti – dice Andrea Aiello, presidente della quinta circoscrizione -. Succede da anni ormai. Le circoscrizioni dovrebbero potere partecipare alle programmazioni degli interventi straordinari. Ho fatto anche oggi un giro nel territorio. È ricoperto di rifiuti e in questi ultimi dieci giorni non vi è stata alcuna raccolta. Ci vorranno più interventi con le pale».