Gds: “Palermo Green pass, esordio fra i dubbi: «Difficile controllare i clienti»”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul primo giorno di green pass obbligatorio su diversi esercizi commerciali.

Prima giornata di green pass esteso anche ai negozi, edicole al chiuso, tabaccherie, banche e uffici pubblici. Per poter entrare serve almeno il green pass base, che si ottiene tramite tampone antigenico o molecolare, e i clienti vengono controllati a campione. Tra chi appartiene a queste categorie non tutti sono d’accordo sulle nuove misure adottate dal governo, in particolare le tabaccherie e le edicole: la signora Stefania Amoroso, proprietaria di una tabaccheria in via Sammartino, afferma: «Non sono d’accordo per una questione di principio, siamo stati aperti in pieno lockdown senza sapere a cosa si andasse incontro e ora dobbiamo chiedere il green pass? Mi sembra esagerato». E conclude: «Oggi ne abbiamo controllati già tre».

Dello stesso avviso Giuseppina Salamone, anche lei proprietaria di un tabacchi in via Valerio Villareale: «Io chiedo il green pass a ogni cliente che entra, ma è una follia. Si perde ancora più tempo all’interno del negozio, quando in venti secondi i clienti hanno pagato e vanno via». Giuseppe Schillaci, titolare di un’edicola in via Principe di Villafranca: «È un lavoro talmente veloce che è inutile chiederlo. Siamo stati esposti all’ignoto per mesi, ci hanno considerato come supermercati e farmacie: e adesso?».

Nessuna criticità negli uffici pubblici: nell’ufficio anagrafe di via Generale Sartori non si sono riscontrate difficoltà, così come negli uffici postali, di cui 78 dotati di gestore delle attese, dove i cittadini mostrano all’ingresso il QR Code del green pass che, una volta riconosciutone il codice, consentirà di scegliere l’operazione e di prendere il ticket necessario per presentarsi allo sportello. La misura è stata accettata di buon grado anche dai clienti, come dimostra Ignazio Conte, che ieri è andato all’ufficio postale di via Brunetto Latini: «Io sono soddisfatto – dice -. La trovo una misura giusta, visto che già gli impiegati dovevano avere il green pass». Anche i commercianti sono favorevoli alla misura, come Alessandro Pomo, responsabile del negozio di scarpe Bata in piazza Verdi: «Accogliamo con favore queste nuove disposizioni, se nel week end ci sarà più gente saremo tutti più sicuri».

Dello stesso avviso Marcella Licata Spiteri, titolare della libreria Modus Vivendi in via Quintino Sella: «Sono misure giuste per poter riuscire a sconfiggere questo virus, non abbiamo avuto nessun problema, la gente già da tempo era a conoscenza delle nuove misure». Anche le filiali delle banche non sembrano aver sofferto le nuove restrizioni: nella filiale Unicredit di via Terrasanta, infatti, i clienti vengono controllati regolarmente senza alcun disguido.