Gds: “Palermo, colpo agli affari della cosca: otto agli arresti”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla cronaca cittadina, in particolare sugli arresti per racket.

Dopo i 16 fermi di martedì, un nuovo blitz antimafia ieri mattina a Palermo con al centro gli equilibri e gli affari di Cosa nostra palermitana. I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 8 persone – 7 in carcere e una agli arresti domiciliari – ritenute appartenenti al mandamento mafioso di Tommaso Natale. Al centro dell’inchiesta, ribattezzata «Bivio 2» c’è Giulio Caporrimo, 52 anni, e il suo «rampollo» Francesco di 27 anni, il figlio che in un primo momento il presunto capomafia voleva tenere fuori da[1]gli affari. Insieme ai due Caporrimo custodia cautelare in carcere per Vincenzo Billeci, 52 anni; Antonino Ciaramitaro, 29 anni; Fabio Gloria, 46 anni; Vincenzo Taormina, 49 anni; e Giuseppe Vassallo, 56 anni. Il gip ha disposto gli arresti domiciliari per Fabio Ventimiglia, 44 anni, ma anche per Salvatore Giallombardo, 40 anni, attualmente ricercato. Giulio Caporrimo, Billeci, Ciaramitaro, Gloria e Taormina sono già detenuti per altra causa.

A tutti gli arrestati sono contestati i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate, danneggiamento a seguito di incendio. Solo a Giuseppe Vassallo è stato contestato soltanto il concorso esterno. Vassallo avrebbe versato ogni settimana mille euro nelle mani di Caporrimo in cambio della possibilità di usare il sito on line «Platino Bet» e di aprire agenzie di scommesse sia nel territorio del mandamento Tommaso Natale a Palermo sia su Firenze.