Gds: “Niente udienze, i creditori del vecchio club in sospeso. Le ultime”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla anche del vecchio Palermo. L’emergenza Coronavirus rallenta anche i tempi della giustizia e, di conseguenza, costringe ad un’ulteriore attesa chi aspetta da mesi di recuperare i propri soldi dal fallimento dell’Us Città di Palermo. Una situazione difficile per tutti i creditori del club che fino alla passata stagione rappresentava i colori rosanero nel calcio italiano, la cui fine ha generato non pochi problemi a chi, da fornitore esterno, ha avuto la possibilità di lavorare per la società di Zamparini. Una società che non ha saldato diverse spettanze, con alcuni creditori che attendono addirittura da un anno i propri soldi. Le lettere tramite cui il club chiedeva a centinaia di fornitori di non intraprendere azioni legali, infatti, risale a più di tredici mesi fa, quando la situazione all’interno del «vecchio» Palermo era ormai degenerata. Da allora, in pochi sono riusciti a recuperare parte di quanto gli spettasse, mentre altri sono ancora adesso nell’elenco dei soggetti ammessi all’adunanza per valutare l’effettivo ammontare dello stato passivo. La convocazione per loro è stata fissata allo scorso 10 febbraio, ma di fatto si attendono ancora sviluppi sulla possibilità di recuperare (seppur parzialmente) il credito.