Gds: “Miccoli: «Spero ancora nel perdono». Caso chiuso, almeno per il momento…”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha riportato le polemiche che hanno preceduto la “Notte dei campioni” quelle relative alla presenza di Miccoli. La scelta di invitare l’ex capitano, si legge, condannato a 3 anni e sei mesi per estorsione, aveva spaccato la tifoseria e creato malumori non soltanto tra i tifosi, ma anche tra le istituzioni, tanto che è riconducibile a questo invito l’assenza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando alla serata di ieri, rimandando la sua presenza alla prima di campionato al Barbera contro il San Tommaso, domenica 8 settembre. Il Barbera, però, ieri sera ha omaggiato Miccoli con una standing ovation al suo ingresso in campo al fianco di Andrea Rizzo Pinna. Applausi che hanno commosso l’ex numero dieci rosanero che nel pomeriggio di ieri era tornato a parlare sulla polemica montata sul suo invito: «Mi spiace avere creato una polemica sulla mia partecipazione alla gara delle vecchie glorie del Palermo – esordisce l’attaccante in un lungo post su Instagram – È un evento sportivo al quale io partecipo e avrei partecipato come uomo di sport che, credo, ha in qualche modo contribuito, insieme agli altri presenti e non, ai risultati e successi del Palermo». In merito ai suoi errori, Miccoli ha chiarito: «Sono pronto a pagare il conto che la giustizia, eventualmente, riterrà di dovermi presentare, mi auguro ci sia ancora spazio, tra di noi e nella nostra società, per il perdono. Un perdono, e non una giustificazione, dunque, che ho chiesto e che chiedo ancora, nella speranza di poter essere riabilitato davanti agli occhi di tutti gli sportivi». A replicare a queste parole ci ha anche pensato la stessa società rosanero, con le seguenti dichiarazion: «Le condotte di Miccoli, per quanto caratterizzate da postume scuse o non ancora soggette a condanna definitiva fanno parte di una cultura che, non solo non è della realtà del nuovo Palermo,ma sono da questa Società e da tutti coloro che la rappresentano e vi operano nettamente combattute, avversate e contrastate». Un caso chiuso, almeno per il momento.