Gds: “Dal prossimo mese un ulteriore allentamento delle misure. Cinema, teatri e stadi verso riaperture graduali”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui nuovi allentamenti delle misure anti-covid.

È legge il decreto della Vigilia di Natale che ha prolungato lo stato d’emergenza fino al 31 marzo e ha imposto l’obbligo del green pass rafforzato anche per prendere il caffè al bancone o accedere a musei, cinema, teatri, piscine e palestre: la Camera, con 331 voti a favore, 43 contrari e tre astenuti, ha dato il via libera definitivo al testo che però ha subito alcune modifiche durante l’iter parlamentare, dalla cancellazione dell’obbligo del super pass per i trasferimenti da e per la Sicilia e la Sardegna, al ripristino della possibilità di svolgimento «di feste popolari e manifestazioni culturali all’aperto» in zona bianca come la festa dei Ceri a Gubbio, il Palio di Siena o la festa di Santa Rosalia a Palermo.

Ma non è l’unica novità. In Commissione Affari sociali della Camera, dove è in corso la discussione sul decreto del 7 gennaio che ha introdotto l’obbligo di vaccino per gli over 50 e del super pass per lavorare, è stato approvato all’unanimità un emendamento in base al quale dal 10 marzo sarà nuovamente possibile «consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive».

Dunque via libera a popcorn, patatine, birra e coca cola al cinema e allo stadio nello stesso giorno in cui scatterà anche un’altra misura, il ritorno della possibilità di far visita ai familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno. Il primo marzo, invece, scatterà l’aumento della capienza negli stadi e nei palazzetti, che salirà rispettivamente al 75% e al 60%. Tutti interventi che vanno nella direzione annunciata dal governo di riaprire gradualmente il paese ma che rappresentano piccoli passaggi intermedi prima di quello che sarà il vero banco di confronto tra le forze politiche, la scadenza dello stato d’emergenza il 31 marzo.