Gds: “Cuori rosanero. Landoni «Quando imposi a Di Bella di schierare Causio»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Graziano Landoni, capitano che guidò il Palermo nella “cavalcata” della stagione 1967-68.

«A Di Bella non piacevano i calciatori che avevano una forte personalità. Io l’avevo, ero il regista della squadra. Da allenatore posso dire che certe volte i calciatori vedono le cose in campo prima degli allenatori. A Di Bella questo forse non piaceva e nei miei confronti ebbe qualche riserva mentale. Nel Palermo ho sempre giocato, sia chiaro (129 partite tra A e B dal 1966 al 1971), ma ho avuto dei problemi. Con Di Bella e con qualche compagno di squadra».

«Certo fu molto strano che il capitano di una squadra che aveva fatto bene in A venisse retrocesso in B alla Ternana. Fui ceduto a luglio e riacquistato a novembre. Di Bella fece buon viso a cattivo gioco. Con le liste ancora aperte, prima di una gara con l’Arezzo mi chiamò Gioia e mi disse di tornare subito. Io, che ero innamorato di Palermo, tornai di corsa. Trovai una squadra in difficoltà, imposi che giocasse Causio che Di Bella e altri compagni non vedevano, ma nonostante una bella rimonta tornammo in serie B».

«Barbera era un gran signore, un vero padre per tutti. Si faceva in quattro per fare quadrare i conti – ricorda Landoni – Con Salvatore Matta si completava». Landoni, dal 1997 gestisce due “mercati” dell’usato. «Un’attività che mi ha dato grandi soddisfazioni e che mi ha fatto conoscere ancora meglio la generosità dei palermitani. È vero, non vado da anni allo stadio. Ma la maglia rosa la porto sempre nel cuore. Il Palermo attuale lo seguo da lontano, mi dispiace che sia in C».