Gds: “Autoriciclaggio, un altro rinvio a giudizio per Zamparini. Giammarva…”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione giudiziaria che vede coinvolto Maurizio Zamparini. Ecco quanto riportato: “Processo col rito abbreviato per tre persone, fra cui l’ex presidente Giovanni Giammarva e giudizio-bis per Maurizio Zamparini, ma con ogni probabilità l’ex proprietario del Palermo ne subirà uno solo: il secondo rinvio a giudizio nei suoi confronti per l’autoriciclaggio – lo porterà infatti ancora davanti alla quarta sezione del tribunale, dove l’ex patron è già a dibattimento peri falsi nei bilanci e nel le comunicazioni alla Covisoc. Per questi ultimi reati ieri il Gup di Palermo Michele Guarnotta ha rinviato a giudizio anche due stretti collaboratori dell’ex patron della società oggi fallita (la Us Città di Palermo), il commercialista Anastasio Morosi e la segretaria del gruppo dell’imprenditore friulano, Alessandra Bonometti, oltre all’ex componente del collegio dei sindaci Enzo Caimi. Tutti dovranno essere in aula il 7 aprile e in quella data – o prima, se la Procura riuscirà a fare anticipare l’udienza – il nuovo processo contro quattro imputati potrebbe essere riunito con quello contro il solo ex azionista di maggioranza. La quinta udienza di quello che può essere adesso definito «Zamparini-1», ancora non decollato e fermo alle questioni preliminari, si terrà in gennaio, ma a questo punto è quasi certo il rinvio, in modo da far coincidere le date con lo «Zamparini-2». Per evitare rischi legati alla possibile prescrizione di alcuni reati, con ogni probabilità i pm Dario Scaletta e Andrea Fusco proveranno a chiedere ai giudici di celebrare l’udienza del 7 aprile in febbraio o marzo. Sarà il 7 febbraio, invece, il processo col rito abbreviato – davanti allo stesso Gup Guarnotta- contro Giammarva, difeso dall’avvocato Antonino Gattuso, e altri due componenti (come Caimi) del collegio sindacale, Michele Vendrame e Andrea Favatella, difesi dall’avvocato Massimo Motisi era stata stralciata dagli stessi pm invece la posizione di Antonio Lo Mauro, che dunque in udienza preliminare non è mai arrivato. Il Gup Guarnotta (che non è l’ex presidente del Tribunale Leonardo Guarnotta, oggi in pensione, ma il figlio) ha anche ammesso la costituzione nel giudizio della curatela della società dichiarata fallita in ottobre, l’Unione sportiva Città di Palermo, distante dalla vecchia gestione e che può partecipare al processo perché danneggiata dal reato di autoriciclaggio, di cui risponde il solo Zamparini. I curatori nominati dal tribunale fallimentare, Gabriele Palazzotto e Calogero Pisciotta, sono patrocinati in giudizio dall’avvocato Fabrizio Lanzarone. Con la vecchia società non ha alcuna relazione nemmeno la nuova, costituita l’estate scorsa, presieduta da Dario Mirri e attualmente in testa in Serie D. In comune i due club hanno solo i colori sociali rosanero. Zamparini è già a processo per i falsi nei bilanci 2014, 2015 e 2016 e per le false comunicazioni alla commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche, la Covisoc. L’Us Palermo fallì proprio a causa delle irregolarità venute fuori nel corso delle inchieste penali, tra cui soprattutto un intervento illecito sulla cessione del marchio, l’operazione Mepal-Alyssa, condotta con società straniere per alterare il valore del marchio e i conti del Palermo”.