Gazzetta dello Sport: “Zamparini,la scossa promozione «Palermo devi difendere gli 1-0» Nel girone di ritorno dilapidati 10 punti!”

Tedino rischia e anche molto. Il tecnico dei rosanero sa benissimo che non portando a casa  i 3 punti contro il Cittadella potrebbe essere esonerato anche se la squadra al momento si trova al secondo posto. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”:

“Benvenuti al festival delle incompiute: canta il Palermo, dirigono Bruno Tedino e Maurizio Zamparini. Il titolo della canzone? Potrebbe essere la «ballata delle occasioni perdute». E’ il triste motivo che sta accompagnando i rosanero verso un finale di stagione tutt’altro che esaltante, tutto il contrario di quella che dovrebbe essere la cavalcata gloriosa verso la serie A di una squadra che ai nastri di partenza, a detta del patron friulano, avrebbe dovuto vincere il campionato con 10 punti di vantaggio. Per carità, il secondo posto è ancora lì, ma se si fa il conto di tutti i punti che il Palermo ha lasciato per strada ci si rende conto di come il campionato, per gli uomini di Tedino, si sarebbe potuto considerare virtualmente concluso”.

Tedino non rischia solamente per via degli ultimi risultati, ma per tutti quelli del 2018 visto che con il nuovo anno il Palermo ha gettato alle ortiche diversi gare facendosi raggiungere sul pari o addirittura farsi sconfiggere. Ecco quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”:

“CHE SPRECO Considerando soltanto il girone di ritorno, sono già 10 quelli gettati alle ortiche.
Il che vorrebbe dire stare a una lunghezza dall’Empoli. Perché Pescara e Cremonese sono soltanto gli ultimi due esempi di occasioni sprecate, chiaramente quelli che fanno più male perché nati da occasioni di vantaggio e perché potevano fruttare 4 punti in più in classifica che avrebbe demoralizzato il Frosinone e le altre inseguitrici. E, invece, lo spreco perpetrato dall’inizio del nuovo anno si estende ad altre 3 gare: con Foggia, Perugia e Novara.

RIMONTATI In totale, quindi, si tratta di 5 partite, 3 giocate in casa nelle quali il Palermo è partito per giunta da un vantaggio iniziale (Foggia, Pescara e Cremonese), due invece giocate in trasferta: a Perugia i rosanero stavano portando via un punto se non si fossero fatti infilare da Di Carmine all’ultimo minuto, mentre a Novara dopo essere andati sotto di gol di Puscas hanno ribaltato il risultato con Rispoli e La Gumina prima di farsi pareggiare nel recupero da Sciaudone. In totale su 4 casi, il Palermo ha buttato via 9 punti mentre stava vincendo.Il dato più eclatante è che dall’arrivo del nuovo d.s. Valoti c’è anche un motivatore. Con lui il Palermo si è fatto rimontare ben tre volte: con Novara, Pescara e Cremonese. Questo vuol dire che alla fine sono i giocatori in campo a dovere dare concretezza ai risultati e che l’allenatore deve trasmettere indicazioni certe senza dare l’impressione di ricevere pressioni dall’alto. Un tecnico che a Cittadella, domani, dà l’impressione di giocarsi molto di più dei punti in palio, qualora non arrivasse un risultato positivo, per quanto Zamparini continui a mostrargli fiducia. Anche perché il pari con la Cremonese, nonostante sia andata in campo la squadra senza le due punte come aveva suggerito lui, non l’ha proprio mandato giù.

ZAMPARINI «Sono molto, molto arrabbiato perché stiamo buttando via la SerieA–ha detto al sito ufficiale del Palermo-, non tanto per la prestazione, perché sono tutte difficili perché ci sono squadre che combattono anche per salvarsi e non è facile, ma perché questa squadra sta buttando via troppi punti, una grande squadra come la Juventus vince lo scudetto vincendo 1-0, noi andiamo in vantaggio 1-0 e le buttiamo via con una dissennatezza difensiva stupida. Dobbiamo vedere tutto ciò con il nostro team e con i giocatori perché è questione d’inesperienza. Forse è andata meglio che con il Pescara, ma se il Palermo tiene questo atteggiamento e prende gol stupidi, non andiamo da nessuna parte.Sono molto preoccupato: col Cittadella bisogna cambiare registro per andare in Serie A. Anzi, la fortuna ci è venuta incontro: il Frosinone ha fatto come noi»”.