Gazzetta dello Sport: “Vitiello sereno: «Col Sassuolo il vero Palermo nei secondi 45’. Partita di grande sacrificio, concesso il giusto contro chi ha già giocato in Europa»”

“Capitano Ultimo. Ultimo di una vecchia guardia mandata progressivamente in pensione, quella che ha portato il Palermo in Serie A, la stessa che lo ha salvato all’ultima giornata la scorsa stagione. Capitano perché è uno dei pochi elementi d’esperienza rimasti. Roberto Vitiello vive la sua quarta stagione da leader dichiarato, invece che silenzioso, con un campionato che rischia di essere ancora più difficile di quello passato, perché a oggi la squadra è la più debole della gestione Zamparini. La sfida col Sassuolo ha detto molto. «È stata una partita di grande sacrificio, abbiamo sofferto tanto nel primo tempo contro una squadra più avanti nella preparazione che aveva affrontato tre partite d’Europa League – dice Vitiello ­. Ci hanno messo alle corde col ritmo. Abbiamo concesso il giusto contro una formazione che crea tanto. L’unico episodio è stato il rigore. Nella ripresa abbiamo alzato il baricentro per metterli in difficoltà. C’è da lavorare, ma abbiamo giocato da squadra». CONSAPEVOLI Con un organico più forte l’anno scorso il Palermo ha raggiunto la salvezza ai titoli di coda. Un aspetto che può diventare importante nell’ottica di questo campionato per quello che è stato già vissuto. «Ripartiamo dal quel finale – ammette il centrale ­. Ci sarà da soffrire e da sacrificarci, ne verremo fuori solo da squadra. Non dovremo disunirci. Sarà un campionato sofferto. L’importante è raggiungere l’obiettivo. Tutti ci danno per spacciati? Vogliamo ribaltare i pronostici». La fascia al braccio è un riconoscimento che infonde maggiori responsabilità. «Ne sono orgoglioso – ammette ­. Darò il massimo. Ringrazio il presidente, la società e la squadra per la fiducia. Il gruppo è giovane e ci saranno momenti da gestire sia in campo che fuori. Ringrazio i compagni più esperti che mi aiutano in questo». Nuovo ruolo anche in campo dove ha sempre giocato da centro destra o da laterale. «Adesso sto giocando centrale. Bisogna coprire di più. Mi trovo a mio agio, cerco di farlo nel migliore dei modi». POSAVEC OK La difesa è il reparto che vanta maggiore esperienza, l’unico giovane è Posavec che però sta superando ogni scettiscismo. «Josip ha avuto Sorrentino come maestro negli scorsi sei mesi, oltre a un ottimo preparatore come Sicignano. In queste partite è cresciuto tanto, ci fidiamo di lui perché sta facendo bene». La seconda di campionato dice Inter a San Siro, una trasferta per nulla semplice, anche se i nerazzurri vengono dalla sconfitta col Chievo. «E’ una squadra forte, una delle big del campionato. In queste partite bisogna dare qualcosa in più, loro hanno giocatori di qualità superiore. Una gara difficile e complicata»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.