Gazzetta dello Sport: “Pomini e Coronado al top. Sicurezza e genio Palermo”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato due delle pedine fondamentali per Bruno Tedino: Pomini e Coronado. Ecco quanto si legge:

“L’esperienza ed il talento. Sono due delle componenti a cui si affiderà domani l’allenatore rosanero Bruno Tedino per battere il Frosinone e rilanciare le quotazioni del Palermo. L’esperienza di Pomini in porta e il genio di Igor Coronado in avanti. Se si fosse giocato a Parma, il tecnico trevigiano non avrebbe toccato quasi nulla della squadra che ha battuto l’Ascoli. E lo stesso quasi certamente farà contro i ciociari. Pomini quindi verrà confermato e Coronado verrà schierato di nuovo in avanati, alle spalle di due attaccanti che con ogni probabilità saranno ancora il bomber Nestorovski e il giovane La Gumina. SICUREZZA Finora il portiere di Isola della Scala non ha mai tradito la fiducia datagli da Tedino. Le sue prestazioni sono state sempre al di sopra della sufficienza, e in qualche caso è stato anche tra i migliori in campo. La crisi di febbraio è costata il posto a Josip Posavec che pur non combinando chissà quali pasticci, evidentemente non gode della piena fiducia dei compagni edell’ambiente. Tedino, che ha sempre dimostrato la massima considerazione per il giovane croato, al momento ha deciso di affidarsi a Pomini, uno dei pilastri dello spogliatoio. L’ex Sassuolo è stato impiegato 9 volte in questa stagione: con lui titolare i rosanero hanno vinto 2 volte (a Cremona e contro l’Ascoli), ne hanno perso altrettante (Novara e Perugia) e ne hanno pareggiate 5. Complessivamente ha incassato 6 reti in 8-10 minuti, in media uno ogni 135. Come il Palermo, peraltro, anche Pomini è imbattuto contro il Frosinone. Nelle due circostanze in cui ha affrontato i ciociari, il portiere rosanero ha raccolto una vittoria (col Sassuolo, quasi 10 anni fa, ndr) e un pareggio senza reti, quello dell’andata. Un pareggio che valse al Palermo un punto prezioso e la consapevolezza di potersela giocare alla pari con tutti: se c’era una squadra che meritava di vincere allo «Stirpe», infatti, quella era il Palermo come testimonia anche il fatto che Pomini fu impegnato giusto un paio di volte, più da cross velenosi che da tiri veri. IMPREVEDIBILITÀ Se Pomini può essere identificato col concetto di sicurezza, Coronado è quello che più di tutti impersona il talento. Contro l’Ascoli è tornato al gol – e che gol!– ribaltando una partita che si era messa malissimo per la formazione rosanero, e soprattutto si è riscattato di quell’ingenuo cartellino rosso subito contro il Foggia, espulsione costata carissima alla squadra. Ora il brasiliano ambisce a fare il salto di qualità e la partita col Frosinone arriva al momento giusto per provare a marchiare la stagione”.