Gazzetta dello Sport: “Palermo, l’obiettivo è cambiato. Parola di Eugenio Corini”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo e l’obiettivo che adesso è cambiato e a dirlo è Corini.

L’obiettivo è cambiato. Parola di Eugenio Corini. Dal consolidamento della categoria ai playoff. A confortarlo, ovviamente, è la classifica (al momento il Palermo è ottavo, con 42 punti, al pari della Reggina), ma anche le prestazioni dei suoi, tornati al successo venerdì scorso contro il Modena dopo cinque pareggi di fila: «L’obiettivo iniziale della società era quello di consolidare la Serie B – ha ricordato il tecnico bresciano del Palermo all’arrivo in Spagna, a Girona, dove la squadra rimarrà fino a sabato –. Nelle ultime settimane ho cambiato la mia comunicazione a giocatori, media e pubblico per spingere la squadra ad andare oltre. I ragazzi hanno reagito bene a questi stimoli: puntiamo ai playoff. Il traguardo è difficile, ma raggiungibile: poi, quando eventualmente saremo dentro, vedremo cosa saremo in grado di fare».

Ritiro utile Quello di Girona, società consorella del Palermo, anch’essa appartenente alla galassia City Football Group, è il terzo mini-ritiro della stagione, dopo quelli di Manchester e Roma: «Ringraziamo il City Group e il Girona per questa opportunità – ha sottolineato Corini –, sarà un ritiro molto utile in questa parte del campionato: lavoreremo dal punto di vista fisico, tecnico e tattico, e anche per cercare recuperare gli infortunati». Corini ha portato con sé tutta la rosa, eccezion fatta per il lungodegente Elia e per Nedelcearu, chiamato dalla Romania: «Questi ritiri sono sempre utili – ha aggiunto l’allenatore –, quello di ottobre a Manchester è servito per compattare la squadra e conoscersi meglio, alla luce del fatto che la rosa che era stata molto rinnovata nei mesi precedenti. Quello di Roma (a gennaio, ndr.), invece, ci è servito per preparare adeguatamente il girone di ritorno. Adesso cercheremo di approcciare al meglio la parte finale del campionato. È importante a volte uscire dal contesto quotidiano, sia dal punto di vista calcistico che delle relazioni sociali all’interno dello spogliatoio».