Gazzetta dello Sport: “Palermo-gol, 10 in pagella. Felici new entry nella Coop”

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” parla dell’ultimo ad essersi sbloccato in casa Palermo, Mattia Felici. La squadra di Pergolizzi è andata a segno con 10 giocatori diversi e oltre alla vetta, il record di vittorie consecutive, il distacco di 8 punti dalle inseguitrici, i rosanero si godono anche il miglior attacco del campionato. Sono 6 i gol di Ricciardo, 3 quelli di Santana, e poi 1 a testa per Felici, Sforzini, Ficarrotta e Lucera. A centrocampo e in difesa sono invece andati a segno Kraja per ben due volte, Ambro, Lancini e Doda. «Per la seconda domenica consecutiva siamo riusciti a ribaltare immediatamente lo svantaggio – ha detto Felici al sito ufficiale del Palermo – dimostrando la grande forza di questo gruppo. Sono felice di aver finalmente fatto gol, non era un’ossessione, ma per un attaccante è sempre importante segnare, dal punto di vista mentale dà una carica in più. Voglio condividere questa gioia con tutte le persone che fin da bambino mi hanno sostenuto a realizzare il sogno di diventare un calciatore». Sulla scelta di Palermo, il talento romano ha detto:  «Indossare una maglia prestigiosa come quella rosanero è un onore e una grande responsabilità, lo è soprattutto per un giovane come me. Sono sicuro: la scelta Palermo è stata la più giusta. Dopo il gol ho vissuto dei lunghissimi secondi incredibili, prima il boato assordante, poi l’abbraccio con tutta la panchina, è stato tutto molto emozionante. Due minuti dopo è arrivata la perla di Mario (Santana, ndr), una giocata da campione, lui e gli altri over sono da esempio per noi giovani, i loro consigli ci fan crescere e migliorare». Adesso testa al Nola: «Non guardiamo la classifica, siamo tutti consapevoli che non possiamo pensare alle vittorie consecutive,ma soltanto al prossimo avversario, il Nola, che ha rimediato una netta sconfitta in casa e sicuramente vorrà riscattarsi contro di noi. Ci sarà da lottare fino al 3 maggio, non possiamo permetterci alcuna pausa fino a quando non raggiungeremo l’unico obiettivo che abbiamo».