Gazzetta dello Sport: “Operazione Puscas, Baroni e Di Carlo ok: «Se va al Palermo un salto di qualità»”

“Nella mente di RinoFoschi c’è George Puscas, nella mente di Puscas c’è il dilemma se aspettareuna chiamata dalla A oppure vivere da protagonista una stagione in B con il Palermo. Nel mezzo ci stanno i soldi che la società dovrà investire per l’attaccante romeno. Se il Palermo lo vuole dovrà comprarlo, perché l’Inter in Serie B ha già un impegno per il prestito con un’altra squadra: lo Spezia dal quale ha appena prelevato il baby Mulattieri. Il d.s nerazzurro Piero Ausilio ha dato la sua parola al patron Volpi. Però, c’è la via di uscita che si chiama acquisto e il Palermo è pronto a investire sul ventitreenne cresciuto nel vivaio nerazzurro ma prima deve continuare a fare cassa, per stornare i 3 milioni di eurori chiesti dal club nerazzurro. In ogni caso il prestito con obbligo di riscatto potrebbe essere una via percorribile e meno dolorosa per le casse del club rosanero. RIFLESSIONI Puscas, dal canto suo, non sarebbe molto disposto al trasferimento in Liguria. In verità preferirebbe giocare in A che ha soltanto accarezzato per sei mesi con il Benevento dopo la promozione di due stagioni fa. Palermo, però, in B potrebbe rappresentare un’eccezione e il giocatore ci sta pensando. D’altronde, negli ultimi due campionati di B ha fatto un salto esponenziale sotto il profilo della crescita. A Benevento è sbocciato, mentre a Novara, nonostante la retrocessione, ha avuto un rendimento eccezionale con 9 gol in appena 5 mesi. Marco Baroni lo ha visto esplodere nei playoff vinti dai sanniti due anni fa. «Peccato perché se non avesse patito due brutti infortuni avrebbe fatto ancora meglio – ricorda l’allenatore – giocò poco ma ai playoff con 3 gol fu davvero determinante. Poi, a Novara ha confermato le sue qualità». L’UOMO GIUSTO Tra La Serie A e la Serie B, il dilemma è grande, anche se uno step intermedio potrebbe esser salutare. «Ritengo che se un giovane ha la possibilità di giocare in A è sempre meglio – ammette Baroni – perché ti alleni con giocatori di categoria superiore e ti aiuta a crescere. E’ anche vero che George deve ancora ricercare le definitiva consacrazione e magari il Palermo in B può garantirgliela, perché la piazza è importante e può lottare per la Serie A. Pressioni? Non le sente proprio, anzi ama le sfide più difficili, è un gran lavoratore, si fa in quattro e poi vede la porta come pochi in questa categoria con una peculiarità tipica degli attaccanti moderni, cioè sapersi muovere su tutto il fronte d’attacco». CHE BOMBER Ne è convinto anche Mimmo Di Carlo, con lui a Novara ha disputato un ottimo girone di ritondo dopo l’arrivo dal Benevento. «Stiamo parlando di un ’96 e per questo ha ancora grandi margini di miglioramento – spiega l’ex giocatore del Palermo – però in B fa la differenza: ha forza, fame e voglia di arrivare, non si ferma mai, lavora come un matto e poi da tutto in campo. Se c’è qualcosa in cui può ancora migliorare è nella gestione della palla, però ha una capacità d’inserimento in area molto particolare e poi vede la porta come un cecchino. Credo che per rendere al meglio abbia bisogno di un giocatore molto tecnico al suo fianco. Prima o seconda punta? Può fare entrambe, gli piace muoversi». Anche Di Carlo ha un consiglio per il suo ex giocatore. «Capisco che la massima ambizione sia giocare inA, ha fatto bene sia a Benevento che a Novara ed è giusto avere certi traguardi, però a volte fare una tappa intermedia aiuta per il salto di qualità. Palermo è un club prestigioso che ambisce a salire. Lì può trovare quella continuità che lo può portare in A per poi rimanerci e poi diventerebbe l’idolo dei tifosi»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.