Gazzetta dello Sport: “Newcastle, in 15 mesi da ultimi a secondi con gioco, Howe e tanti soldi”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Newcastle.

«Tutto è possibile per noi quest’anno». Non lo pensano solo i tifosi del Newcastle, che dopo il 3-0 di Leicester nel Boxing Day cantano a squarciagola che vinceranno la Premier, ma anche Eddie Howe, il tecnico che ha rilanciato i Magpies portandoli fino al 2° posto momentaneo in classifica, aspettando il City, in campo alle 21 a Leeds, che non occupavano dopo 16 partite dal 1995-96. Tutto è possibile a Newcastle perché uno dei club più ricchi del mondo si è scoperto prima di tutto squadra: un anno fa, quando il fondo arabo ha preso il controllo del club pagandolo 340 milioni di euro, si preoccupavano di non retrocedere; ora sono diventati la nuova grande di Premier. E il merito non è solo dei soldi degli sceicchi.

Gli sceicchi La storia recente del Newcastle è cambiata il 7 ottobre 2021, quando il Public Investment Fund è diventato proprietario dell’80% del club. Si tratta di un fondo di investimenti riconducibile alla famiglia reale saudita, con asset stimati in 580 miliardi di euro. Ha scelto il Newcastle, dopo aver trattato con altri club di Premier, perché voleva il controllo del club. E l’ha ottenuto: una delle prime mosse è stata rimpiazzare Steve Bruce con Howe, tecnico che in Premier League si era fatto notare quando allenava il Bournemouth. L’obiettivo era però quello di non retrocedere anche dopo i 103,7 milioni di euro investiti in gennaio. Quando i Magpies hanno cambiato padroni, diventando uno dei club più ricchi del mondo, erano destinati a diventare la nuova grande di Premier. Hanno bruciato le tappe, non grazie ai soldi ma grazie al gioco. E adesso, da secondi in classifica, sono certi che tutto sia possibile.