Gazzetta dello Sport: “L’Udinese va con le sue stelle. Palermo, ora Lopez rischia. Torna Ballardini?”

“Festa del tricolore a Udine (ben due italiani titolari: record) con gol stranieri, come ovvio. Delneri ne perde 9 per le nazionali, ma è felice di restare in semi solitudine durante la pausa dopo aver dato una bella dimostrazione di forza e personalità. Il povero Palermo resiste un tempo, poi crolla e ora medita pure un’altra svolta: rischia la panchina di Lopez, in serata contatto tra Zamparini e Ballardini (dimissionario alla seconda giornata) per convincerlo a tornare. Non è servito sapere che l’Empoli aveva perso all’ora di pranzo, non è servita la carica mediatica del neo presidente Baccaglini che al gol di Sallai si alza in piedi esultando. Il distacco dal margine salvezza resta di 7 punti, Troppo fragile l’equilibrio di questa squadra per poter immaginare una svolta.
CAMBI VINCENTI Quattro reti l’Udinese non le segnava da tre anni, questo sì è un segnale se si cerca di dare colore a un campionato grigio. «Non era scontato vincere», spiega Delneri, ricordando la carica extra che avevano gli avversari. E in effetti nel primo tempo l’Udinese soffre la creatività di Diamanti, controllato a fatica da Hallfredsson, e gli spunti di Aleesami, che gioca alto, quasi da esterno accanto alla coppia Sallai­Nestorovki, costringendo Widmer a limitare la spinta. L’Udinese spinge solo dalla parte opposta: con la catena formata da Samir, Jankto e Thereau, due corridori e un pasticcione perché il francese spesso si accentra invece di cercare la profondità. E così dopo una ventina di minuti il tecnico prende atto e passa al 4­4­1­1. Thereau libero di far movimento dietro Zapata e, soprattutto di pareggiare, con un gran tiro da fuori. A inizio ripresa un altro cambio: 4­4­2 col doppio centravanti, Zapata e Perica. Tutto diventa più facile: tre gol in 20’. Zapata, De Paul, Jankto si liberano di paure immotivate e vanno a segno (in mischia i primi due, dopo un contropiede il terzo), sfruttando la sbandata del Palermo. RIMPIANTI «Fa male perde così, dopo un buon primo tempo», spiega Lopez alla fine. Giusta la mossa di puntare su Diamanti trequartista, fin quando ha retto il fiato centro di gravità di ogni azione. Meno spiegabile quei venti minuti di blackout: 60 gol incassati. Dopo 29 giornate non succedeva dal 1953, cose del secolo scorso. Il tecnico ha anche provato a invertire la tendenza passando con Balogh al 4­2­3­1 ma perdendo Diamanti, espulso. Tutto inutile.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de ” La Gazzetta dello Sport”.