Gazzetta dello Sport: “L’effetto Stellone: più gente in 4 gare che in tutta l’andata”

“L’effetto Stellone? Ottimo anche sugli spalti: ieri, contro il Frosinone, pienone: 29.050 paganti. Ma pure le altre partite col romano in panca hanno fatto segnare un’inversione di tendenza rispetto alla regular season. Addirittura se si sommano gli spettatori delle ultime 4 partite casalinghe giocate con Bari, Cesena, Venezia e Frosinone (quelle sotto la guida di Stellone appunto), il totale supera di gran lunga il numero complessivo degli spettatori presenti al «Barbera» in tutto il girone d’andata: 68.670 le presenze allo stadio nelle prime 11 partite giocate dai rosanero, dall’esordio con lo Spezia alla netta vittoria sulla Salernitana. Con il Venezia il minimo stagionale (4.842), col Cittadella (7.803) l’afflusso più alto dell’andata. NEL RITORNO Via via le cose sono andate migliorando, anche in virtù della campagna promozionale attuata dalla società che dal match perso in casa col Foggia il 10 febbraio scorso fino ad ora, ha messo in vendita i biglietti di curva a 2 euro e quelli di gradinata a 5, per tutti, senza distinzioni di età o altro. Una campagna che ha portato sempre più gente allo stadio, nonostante qualche battuta a vuoto costata la promozione diretta. CON STELLONE Prima dell’avvento del tecnico romano, il record stagionale apparteneva alla prima sfida interna col Frosinone, quella giocata a metà marzo e vinta dal Palermo grazie ad un gol di Gnahoré, quando ad assistere al match con i ciociari c’erano 15.121 tifosi. Per il battesimo di Stellone contro il Bari, invece, furono staccati oltre 18 mila tagliandi e da lì è stato un crescendo: 23mila col Cesena, più di 28 mila col Venezia nella semifinale dei play off. Certo, sarebbe esagerato affermare che Stellone ha riempito il Barbera, mentre Tedino per la maggior parte della sua esperienza non è andato oltre i 10 mila spettatori. Evidentemente nell’ultimo periodo si sono creati i presupposti perché i palermitani tornassero in massa allo stadio, andando oltre la frattura che si è creata la passata stagione con Zamparini. I prezzi popolari, poi, hanno fatto il resto”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.