Gazzetta dello Sport: “Italia Germania. E se a partita in corso spuntasse pure De Rossi? Sturaro dal 1’” – le probabili formazioni

“All’inizio in panchina, e poi si vedrà. In un certo modo è un miracolo anche questo, ripensando al giorno in cui Daniele De Rossi ha conosciuto la diagnosi dell’infortunio lasciatogli in eredità da Italia­-Spagna: «Violento trauma contusivo con ematoma alla coscia destra, all’altezza del terzo distale, e parziale disinserzione di alcune fibre del vasto laterale». Contusione e lesione. Come dire: fuori. E quel giorno era cinque giorni fa, non cinque settimane fa. Già la sera prima il c.t. era stato chiarissimo: «Spero di avere De Rossi, ma nel caso dovrà essere recuperato al centoventi per cento: una partita contro la Germania non ammette gente che sta così così». I giorni scorsi, al di là della straordinaria corsa contro il tempo di DDR, hanno detto che la percentuale del suo recupero non è quella. E ieri Conte ha ripetuto esattamente le stesse parole, quasi a sottolineare un concetto per lui inderogabile: «Le condizioni di Daniele sono discrete, non ci sbilanciamo su niente. Sappiamo benissimo che queste sono partite in cui bisogna essere al centoventi per cento. Partite molto fisiche, intense: bisogna stare non quasi bene, ma benissimo. Ho fiducia in tutto il gruppo e sono sereno per le scelte che dovrò fare per eventuali sostituzioni»”.

LA REAZIONE DI OGGI “Dunque De Rossi ha vinto la sfida che poteva vincere, perché altro sarebbe stato ai limiti del sovrumano: provarci fino all’ultimo per fare in modo di esserci, almeno in panchina. Nonostante tutti gli accertamenti abbiano confermato l’esistenza di un ematoma non di poco conto, che i (pochi) giorni passati hanno solo parzialmente ridotto. A questo punto tutto dipende soprattutto da lui e dalla reazione della sua coscia destra. Se oggi gli dirà «Mister, me la sento», Conte lo considererà una carta da giocarsi eventualmente a partita in corso contro la Germania. E questo dipenderà da come il centrocampista avrà assorbito il lavoro intenso degli ultimi giorni, in particolare di ieri. Perché ieri – e l’ipotesi era sembrata lontanissima nei giorni precedenti – DDR ha fatto buona parte dell’allenamento in gruppo. Era la sua missione, forte della certezza di non poter peggiorare l’infortunio: dare tutto e tentare il tutto per tutto. Ha stretto i denti perché sente ancora dolore al momento di scattare: è questo che lo costringe ancora a rinviare (a oggi) l’eventuale ok per rendersi almeno disponibile. Ma conoscendolo, riesce difficile pensare a un De Rossi che si arrende sul più bello”.

ADATTAMENTI “Ciò non toglie che Conte sa di poter contare sul romanista solo per un’eventuale frazione di partita, dunque «dopo». E infatti anche ieri, come già dal giorno successivo all’infortunio, ha pensato e dunque provato un’Italia senza De Rossi: con Parolo nel ruolo di play al suo posto, e l’ingresso in campo di Sturaro. Uomini e posizioni adattate, «ma quando ci si allena in un certo modo – ha detto – anche se qualcuno deve adeguarsi sa di cosa si tratta e come vivere certe situazioni di gioco. È un contesto organizzato, e questo semplifica le cose: non ci si trova catapultati in un mondo di cui non si sa nulla». È l’essenza del suo calcio, anche quando le cose sono tutt’altro che semplici”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”. Ecco in basso la foto delle probabili formazioni:

ita ger