Gazzetta dello Sport: “Il Palermo ritrova i suoi giganti. Bellusci e Rajkovic tornano in difesa dopo gli infortuni per blindare la squadra”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza la situazione in casa Palermo in vista del match odierno contro l’Avellino, aggiungendo anche alcune possibili scelte di formazione optate da Bruno Tedino: “Nel buio dell’emergenza più critica due luci che accendono la speranza. Tornano nel momento più difficile per iniettare dosi di personalità smarrita e dare certezza dalle retrovie. Perché l’assenza di Giuseppe Bellusci e Slobodan Rajkovic si è fatta sentire soprattutto negli ultimi due match casalinghi con Pescara e Cremonese, quando sarebbe servita l’arte di saper congelare un vantaggio prezioso sprecato in entrambe le sfide. Il loro rientro controbilancia la defezione pesante di Nestorovski, e nella gara in cui mancheranno anche Jajalo e Gnahoré per squalifica il loro peso specifico può dare una direzione alla sfida con l’Avellino.

MESTIERE Il Palermo che è chiamato a un solo risultato necessita di gente scafata, che ha messo la faccia in tante battaglie e sa come intimorire l’avversario. Sono in grado di farlo entrambi, seppure in modo diverso perché provenienti da scuole differenti. Bellusci con quella sana «ignoranza» con cui in altre occasioni ha già rimediato giocando di carattere, Rajkovic con lo stile preciso ed elegante spesso frustrato dai ripetuti infortuni. Tedino li ha ripescati peri capelli,soprattutto il serbo che appena due settimane fa si è dovuto fermare nuovamente per un sovraccarico al semimembranoso dell’arto inferiore sinistro, il secondo stop in un mese dopo la frattura del piatto tibiale destro. La sua fragilità strutturale si scontra con la tempra del guerriero, quella che servirà questo pomeriggio al Barbera. Non sarà al massimo della condizione, ma è prontoasacrificarsi per alimentare ambizioni da secondo posto. Dopo oltre un anno passato tra i ferri chirurgi e la fisioterapia a causa della rottura dei legamenti del ginocchio, è tornato con un vigore da lottatore che sulle cicatrici ha voglia di far scorrere lo champagne per i festeggiamenti. In sei presenze ha giocato anche con molto impeto al punto di provocare due rigori controirosanero, uno dei quali col Parma molto dubbio, è andato a segno anche al Tardini, ma senza portare punti. Vuole scrivere il suo riscatto con la conquista della Serie A, Slobodan, a costo di mettere a repentaglio ancora muscoli e articolazioni.

SANA FOLLIA Per questo motivo Tedino lo ha definito più volte un vero uomo. Nonèda meno Bellusci, un altro c he quando scende in campo lo fa con l’elmetto in testa. In una gara da vincere a tutti costi, servirà anche la sua «sana follia», con una giocata, con un movimento che dia adrenalina a tutto il gruppo. Il Palermo ne ha bisogno, una bella scarica che scuota mente e gambe dei giocatori che scenderanno in campo per svegliarsi dal torpore delle ultime gare e scuotersi dalla paura di vincere che da tre settimane attanaglia il Palermo. L’ex Empoli torna dopo un mese di stop, per una lesione al flessore della gamba destra procurata del big match con il Frosinone. Sette partite viste lontano dal campo sono un’enormità per chi vuole scrivere anche il suo nome sull’impresa finale. C’è una voglia arretrata di dare battaglia che oggi metterà al servizio della squadra ritornando predatore della palle alte nella sua area, incursore improvvisato,scheggia impazzita sui calci piazzati davanti al portiere avversario. In difesa si ricompone, quindi, il trio di tipi tosti con Struna al centro, Bellusci a destra e Rajkovic a sinistra. Il Palermo sarà garantito dai suoi guardaspalle, ora deve solo buttarla dentro“.