Gazzetta dello Sport: “Il Palermo che verrà: Fulignati & Co., la corsa promozione comincia qui”

Due partite consecutive senza subire gol. A suo modo Fulignati ha stabilito un piccolo primato nella stagione più difficile e buia della storia recente del Palermo. Per di più è rimasto imbattuto per 180 minuti di fila al Barbera, dove il Palermo quest’anno le aveva prese quasi da tutti. L’alternanza con Posavec sembra destinata ad essere accantonata da Bortoluzzi, almeno per il momento: domani contro il Chievo dell’ex Sorrentino ci sarà ancora il giovane portiere toscano a difendere i pali del Palermo. Fulignati i gradi di titolare se li è conquistati sul campo, tenendo la porta inviolata prima contro il Bologna (pareggio senza gol al Barbera), e poi in occasione del 2­0 sulla Fiorentina; in entrambe le circostanze è risultato tra i migliori. In mezzo il 6­2 con la Lazio, non con Fulignati, bensì con Posavec in porta. Adesso però, Bortoluzzi sembra intenzionato a dare continuità al portiere italiano. Per Fulignati una bella occasione anche in prospettiva futura. Quest’ultimo scorcio di campionato, infatti, servirà al Palermo per capire su chi puntare il prossimo anno e Fulignati può giocarsi le sue chance. IN DUBBIO Ma il portiere toscano non è il solo a galleggiare tra presente e futuro. Di giocatori che quest’anno si sono espressi al di sotto delle proprie potenzialità, ma che in B potrebbero fare la differenza, il Palermo ne ha parecchi. È il caso di Goldaniga: il difensore milanese, 23 anni, contratto in scadenza nel 2019, non ha trovato pace quest’anno. Eppure domenica scorsa è stato tra i migliori, per di più da centrale, un ruolo delicato che presuppone anche una buona dose di personalità. Le qualità di Goldaniga – che l’estate scorsa era stato seguito da Sassuolo e Atalanta – non si discutono. Manca di esperienza, certo, ma ha fisico, tecnica e conosce il campionato di B che l’ha visto protagonista con la maglia del Perugia. Se il ragazzo è motivato e convinto di restare, potrebbe certamente rappresentare uno dei pilastri del Palermo che dovrà riconquistare la A. ESPERIENZA E GIOVANI Baccaglini – in attesa di definire il closing – intende rivoluzionare la squadra cercando di salvare il salvabile. Per vincere la B serve organizzazione, qualità ed esperienza. Ed ecco che i nomi di Gazzi e Diamanti vengono in mente in maniera naturale. Entrambi hanno un altro anno di contratto, entrambi hanno 34 primavere alle spalle, e se stanno bene atleticamente, in Serie B possono fare la differenza. E poi ci sono i giovani da inserire e valorizzare, senza però caricarli di troppe responsabilità. Lo Faso e Pezzella rimarranno, La Gumina e Bentivegna torneranno alla base, ma fare totalmente affidamento su di loro potrebbe essere dannoso, al di là delle indiscutibili qualità tecniche dei ragazzi. Di certo Baccaglini proverà a tenere Rispoli e Nestorovski, gli unici due giocatori rosanero meritevoli della sufficienza piena in quest’annata disgraziata, ma nel loro caso molto dipenderà dalle offerte che riceveranno”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.