Gazzetta dello Sport: “Emozione Biagianti ,«Catania, ti amo come nove anni fa»”

Presentazione ufficiale di Marco Biagianti nel salone riunioni di Torre del Grifo. A introdurlo di nuovo nell’ambiente rossazzurro l’a.d.Pietro Lo Monaco.

CAPITANO «Presentare Biagianti non è come tutte le altre volte con i calciatori – a commentare è il dirigente rossazzurro – visto che Marco ha giocato qui e so che la sua è una scelta di cuore. Non l’ho dato al Palermo e non mi pento di quella scelta. Sarà il capitano». In effetti il calciatore da Lo Monaco è stato sempre valorizzato e tenuto in grande considerazione. Con l’avvento di Cosentino nel Catania, per Biagianti cominciò un percorso in salita, che terminò con il trasferimento. «Sono molto emozionato ed è un piacere essere di nuovo qui. Sono felice perché sono legato a questa città. Mi ha chiamato Lo Monaco e mi ha comunicato che sarei tornato e dopo qualche giorno ci siamo incontrati. Poi la firma. Darò una mano alla squadra per risalire al più presto e tornare dove l’ho lasciata. Io mi sento di ripagare la società per quello che mi ha dato in passato. Dal mio arrivo sono passati quasi 10 anni ma le emozioni sono le stesse. Ho la stessa carica e la voglia del 2007. Ho qualche rimpianto nonostante abbia dato tutto nella prima esperienza e adesso vorrei riscattarmi visto che in passato ho saltato qualche partita per infortunio. Nel 2013 sono andato via per delle scelte di campo ma non voglio pensare al passato. La maglia? Vorrei la 27 come in passato. Essere il capitano del Catania è un onore e so che avrò più pressioni ma non mi spaventa. Sarà un campionato difficile – continua il centrocampista – ma la squadra ha già ottimi elementi per disputare un grande torneo. I tifosi? Sono sicuro che torneranno allo stadio perché amano la maglia del Catania come me. Trasmetterò la mia esperienza ai più giovani».

GRUPPO Le 148 maglie da titolare lo inseriscono di diritto fra i più presenti della storia rossazzurra. «È un onore, ma ho qualche rimpianto se guardo indietro alle sette stagioni trascorse a Catania, anche se ho dato tutto in quel periodo. Infortuni, gare saltate, adesso vorrei riprendermi tutto il tempo che ho perso». Un ricordo indelebile nella mente di Marco Biagianti? «Ricordo la partita sul neutro di Bologna, in cui il Catania si giocò la permanenza in serie B e io scesi in campo dal primo minuto. Ero arrivato a gennaio, una settimana prima della morte dell’ispettore Raciti. Fu molto complicato affrontare quello scenario. Imparai davvero molto. La forza del gruppo è uscita alla distanza. A volte può fare la differenza, anche dove non ci sono giocatori forti: un po’ come il Leicester. Ogni anno cerco di fare gruppo, è fondamentale»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.