Gazzetta dello Sport: “Bufera Spagna, De Gea shock: violenze su una minore?”

“Immaginiamo il tranquillo Vicente Del Bosque, uomo di pensieri retti, saldi principi e buone maniere, impegnato nella riflessione sul portiere titolare nella sfida di lunedì contro la Repubblica Ceca. Casillas o De Gea? Questioni di età, di tecnica, di sensazioni. E poi, improvvisamente, ecco affacciarsi la questione morale. Inattesa, rumorosa, sporca. VILLA MAIALA Uno dei due candidati, l’algido De Gea, è accusato da una ragazza di aver organizzato, sovvenzionato e assistito a un incontro a sfondo sessuale iniziato male e finito peggio. La denuncia della ragazza, nel frattempo diventata un teste protetto dalla polizia, ha portato all’apertura dell’Operacion Universal che ha già portato a 10 arresti. Le accuse, pesantissime: tratta di minori con fine di sfruttamento sessuale, aggressione sessuale, prostituzione, estorsione, evasione fiscale. L’imputato principale è Ignacio Allende Fernandez, conosciuto come «Torbe». Un basco che ha creato un impero economico con il «sesso casereccio». È diventato popolarissimo invitando alla sua Villacerda, letteralmente «Villa maiala», sconosciuti qualsiasi ai quali offriva di fare sesso di gruppo con ragazze, alcune delle quali minorenni. Tutto filmato e postato sul suo popolarissimo sito. I CALCIATORI COINVOLTI Questo Torbe è entrato in contatto con alcuni giocatori. E secondo quanto raccontato dalla teste alla polizia nel maggio scorso ha iniziato a organizzare incontri sessuali anche per loro. La ragazza ne cita uno in particolare, del 2012. La sua testimonianza è stata pubblicata ieri da El Diario.es e coinvolge De Gea come organizzatore della cosa, col suo amico Iker Muniain, giocatore dell’Athletic Bilbao, e un altro calciatore dell’Under 21 spagnola che la ragazza non ha riconosciuto come utilizzatori finali. Secondo El Confidencial.es si tratta del madridista Isco ma è stato fatto anche il nome di Javi Martinez, già finito in un altro scandalo a sfondo sessuale con Muniain nell’autunno 2011. VIOLENZA SESSUALE La teste ha raccontato dell’incontro organizzato in un hotel a 5 stelle del centro di Madrid parlando di violenza sessuale, di minacce e del fatto che i soldi pagati dai giocatori siano finiti tutti in mano a Torbe. Arrestato a fine aprile e tutt’ora in carcere. Alla testimonianza ha aggiunto la riproduzione di alcune conversazioni via Whatsapp avute con De Gea e Muniain dopo l’incontro. E riletti oggi anche alcuni tweet pubblicati dai giocatori nei mesi seguenti appaiono sotto una luce decisamente poco brillante. TUTTE BUGIE La notizia ha sconvolto la piovosa pace dell’Ile de Re. In Spagna radio e tv hanno parcheggiato il dibattito elettorale buttandosi con famelica passione sullo scandalo sessuale e concentrandosi soprattutto su De Gea. Che inseguito da voci di un suo possibile addio all’Europeo lanciate senza timore dai giornali inglesi ha deciso di apparire in sala stampa rigettando ogni accusa. «Resto qui. E se possibile ho ancora più voglia che inizi questo Europeo. Voglio allenarmi e giocare. Queste sono tutte bugie, menzogne diffuse per infangare il nome di un giocatore. Sono un bravo ragazzo, chi mi conosce sa cosa ho fatto della mia vita. È tutto in mano agli avvocati, sono tranquillo». De Gea ha risposto a 8 domande in 7’ reiterando il messaggio. Non ha però risposto a chi gli chiedeva se conosce Torbe. Alcuni tweet scambiati con l’impresario del porno sembrano indicare una certa familiarità col personaggio. De Gea non teme che questo scandalo possa condizionare la sua carriera ma non ha dato l’impressione di essersi reso realmente conto della portata delle accuse. La polizia ha dimostrato in questi mesi di credere al teste tanto da effettuare 10 arresti e negare la libertà su cauzione a Torbe. È chiaro che la posizione di De Gea pare meno grave di quella di Muniain, che in serata ha emesso uno scarno comunicato nel quale come l’amico David dice che sono tutte bugie e che nei prossimi giorni affiderà la cosa a un avvocato. Dopo la conferenza De Gea si è allenato. Lunedì però giocherà Casillas, conosciuto come «Il Santo»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.