Gazzetta dello Sport: “Barça-Real, il Clasico è una sfida da 132 gol. Domani al Camp Nou il confronto tra due tridenti da sogno”

“D’accordo, in classifica ci sono 10 punti di distacco. Cosa che toglie caffeina a questo Clasico. Però non si può restare indifferenti di fronte a una partita nella quale si sfidano i due migliori tridenti del calcio mondiale, con uno dei due, quello blaugrana, che corre senza timore di dirlo per diventare il miglior trio offensivo della storia del calcio. SPETTACOLO PER JOHANN Lo spirito edonistico di Johann Cruijff, evocato prima dal grande mosaico che si disegnerà sulle tribune del Camp Nou e poi dall’applauso al minuto 14’, sarà chiamato a giudicare la grande sfida tra Messi­Suarez­Neymar e Bale­Benzema­Cristiano. MSN vs BBC. I primi hanno segnato 107 gol nelle 51 partite stagionali e 69 nelle 30 giornate di Liga. I rivali 80 (in 39 partite) e 63. In Liga dopo Barça e Madrid il miglior attacco è quello dell’Athletic: i baschi tutti insieme hanno fatto 48 reti. L’Atletico del ‘Cholo’, secondo in Liga, 46. Questo per dare un’idea della mostruosità delle cifre dei nostri 6 uomini d’oro. MILIONI, GOL E ASSIST Gente che è costata decine di milioni, i 100 di Bale, i 96 di Ronaldo, l’altissimo prezzo ‘X’ di Neymar che i giudici che stanno indagando sulla finanza creativa delle parti coinvolte nello sbarco del brasiliano in Catalogna ritengono sia anch’esso vicino o addirittura superiore alle 3 cifre, gli 82 di Suarez. Palate di soldi in cambio di palate di gol e assist. I tre del Barça che si vogliono bene e si cercano anche fuori dal campo, i 3 del Madrid che s’ignorano: «Ma io non ho bisogno di bacini e abbraccetti o di inviti a cena a casa mia per giocare bene con i compagni, ciò che importa veramente è la sintonia in campo», ha detto secco Ronaldo poco tempo fa. E anche quella in teoria è migliorabile, perché i numeri dicono che il portoghese tira tantissimo e non sempre a proposito. LA BOTTA I cannibali del gol domani sera si giocano onore e orgoglio, ma anche il Pichichi e la Scarpa d’Oro (col permesso di Higuain e Jonas del Benfica). All’andata non c’era Messi, lungodegente: entrò nella ripresa senza trovare la rete per il quarto Clasico consecutivo, lui che è il pichichi della sfida, con 21 reti in 31 partite (Ronaldo è a 15 in 27 sfide). La BBC sì che c’era al completo, e fu de­sintonizzata dal 4­0 dei catalani con doppietta di Suarez e reti di Neymar e Iniesta. Botta al morale della truppa e alla reputazione di Benitez. STILI DIVERSI I tre cavalieri bianchi amano gli spazi, la corsa e il contropiede fulminante. Se devono far gol manovrando dipendono in maniera evidente da Benzema, la pedina di scambio che permette ai due armadi che gli stanno a fianco d’inserirsi aprendo le terrificanti ante. I sudamericani amano la palla, e basta. Segnano in ogni modo: col dialogo stretto, in velocità, col lancio lungo (l’apertura diagonale di Messi per Neymar è già un classico del Barça di Luis Enrique), sfruttando alternativamente la potenza di Suarez e i dribbling di Messi e Neymar. I numeri complessivi della MSN sono migliori perché il Barça tra le varie coppe e Supercoppe ha giocato addirittura 12 partite in più del Madrid e perché Bale ha giocato (bene) a intermittenza: muscoli fragili e cure inadeguate gli hanno permesso di essere presente più o meno solo nella metà delle partite, mentre Ronaldo non è mai mancato. Il Barça grazie a Neymar e Suarez ha resistito ai due mesi di assenza di Messi in maniera quasi indolore. OBIETTIVI PERSONALI Messi cerca il gol numero 500 tra Barcellona e Argentina, Bale la prima rete in Liga al Barcellona, ricordandosi del magico gol nella finale di Copa del Rey di due anni fa con la corsa oltre la linea laterale per bruciare il povero Bartra. Benzema la prima rete in campionato al Camp Nou, al settimo anno di tentativi. Tutti vogliono la gloria, che in Clasico paga doppio”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.