Gazzetta dello Sport: “Palermo da dieci solo in campo. Via i senatori, il mercato piange”

“Dopo Zamparini, che si è palesato l’altro ieri nel ritiro in Carinzia pieno di entusiasmo («Ballardini ha sempre creduto nel progetto»), ma anche di legittimi dubbi, è toccato al d.s. Foschi fare il punto sul cantiere Palermo che è qualcosa, oggi, di abbastanza complicato. E la situazione, al momento, non è delle migliori. La squadra, che si è salvata all’ultima giornata dopo un surreale e tormentato campionato con un’incredibile girandola di allenatori, ha perso rapidamente i pezzi migliori: Sorrentino, Maresca, Gilardino e Vazquez, l’ultimo a partire dopo pochi giorni di lavoro e con molti rimpianti tra i tifosi. Come dire: la spina dorsale, il valore aggiunto del Palermo. Oppure: i 4 che possono fare la differenza. Finora è arrivato il solo Nestorovski, attaccante della nazionale macedone. Troppo poco. E la società ne è consapevole. Foschi sa che il vuoto più difficile da riempire è in avanti, ma in questo caso prevale la logica del vorrei ma non posso: «Borriello ci interessa, ma non possiamo permettercelo». Il centravanti, svincolato dall’Atalanta, chiede cifre fuori portata: circa un milione, mentre il salary cap in casa Palermo è di 700 mila euro. Come Gilardino, che infatti, proprio a causa dell’ingaggio pesante è stato ceduto all’Empoli.

IN PARTENZA Continuano la trattative per avere Cigarini, ma le parti, parole di Foschi, «sono ancora distanti». L’Atalanta chiede circa tre milioni e mezzo per il regista che ha il contratto in scadenza nel 2018. Hanno chiesto di andare via Gonzalez e Lazaar, ma solo il primo sembra avere qualche richiesta, mentre Goldaniga è stato di fatto tolto dal mercato: «Sarà il nostro punto fermo per il futuro», ha chiarito Foschi.

PROVE DI ATTACCO Proficua sgambata ieri contro i dilettanti del Mittlern: ritmo discreto e 10 gol. Ballardini ha proposto il 3-­4-­3 con il nuovo tridente costruito attorno al macedone Nestorovski, apparso ancora in ritardo di condizione. Assenti Morganella e Goldaniga per motivi precauzionali e il giovane Lo Faso (che piace tanto a Zamparini) per una distorsione alla caviglia destra, mentre oggi sono attesi in ritiro i due nazionali: il polacco Cionek e lo svedese Hiljemark. Da segnalare che il primo gol stagionale è stato di Trajkovski di testa. Bene anche Balogh, entrato nel secondo tempo insieme al giovane La Gumina, autore di una rete e di alcune giocate non banali, mentre il gigantesco ungherese (197 centimetri) è stato provato sulla sinistra con libertà di accentrarsi. Aperta la caccia all’eredità di Gilardino, ma non sarà facile. Il tecnico è comunque soddisfatto: «I ragazzi si sono divertiti restando seri». La squadra però deve prendere forma: «Ma questo non mi preoccupa, il mercato è lungo». L’abbraccio con Zamparini l’altro ieri sembra la premessa di un nuovo clima: «In effetti non me l’aspettavo. E in ogni caso io sarò sempre grato al presidente per avermi dato la possibilità di allenare il Palermo». Detto il 16 luglio, quando tutti sono buoni e il calcio d’estate è una festa”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.