Game over. Ora a Palermo c’è una sola certezza

Game over: il Palermo è ufficialmente in serie B. Nessun miracolo calcistico, i rosanero salutano il massimo campionato italiano con tre giornate d’anticipo. Niente da fare per gli uomini di Bortoluzzi, che a Verona contro il Chievo hanno ottenuto un solo punto grazie alla rete di Goldaniga che ha annullato il vantaggio siglato su rigore da Pellissier.

Nessun rammarico per la mancata vittoria, perché in virtù dei risultati di Empoli e Genoa il Palermo sarebbe retrocesso anche in caso di vittoria al “Bentegodi”. Com’era prevedibile, infatti, i toscani hanno battuto in scioltezza il Bologna in casa, mentre i genovesi hanno sconfitto un po’ a sorpresa l’Inter. E quindi addio sogni di rimonta. Il prossimo anno il Palermo giocherà in serie B.

Finisce quindi oggi l’agonia di tutto l’ambiente palermitano. Un’agonia prolungata dall’inaspettata vittoria di domenica scorsa contro la Fiorentina. Un successo che aveva fatto sognare i più ottimisti ed arrabbiare i più realisti. Sì, perché se non può esserci alcun tipo rammarico per l’1-1 maturato oggi a Verona, al contrario deve essercene tanto per quanto (non) fatto nel corso della stagione che sta per volgere al termine.

Un campionato buttato inspiegabilmente al vento sin dall’inizio e che dopo 35 turni il Palermo saluta a testa bassa. Un campionato perso meritatamente, perché sul terreno di gioco i siciliani hanno offerto  poco per non dire nulla. Eppure quest’anno non servivano grandi imprese. Servivano più impegno e forza di volontà. Occorreva aver voglia di dimostrare di non essere la squadra peggiore del campionato. E poi serviva anche la voglia di riscatto dopo un risultato negativo, che insieme a grinta, coraggio e giusta cattiveria agonistica forse avrebbe aiutato gli uomini in maglia rosanero a compensare in qualche modo gli evidenti limiti tecnici.

Ma la voglia di fare non è mancata solamente a chi settimana dopo settimana è sceso in campo. In primis, infatti, è mancata alla dirigenza del club di viale del Fante rappresentata da Maurizio Zamparini, rimasta inerme di fronte alle evidenti difficoltà della squadra. L’ex presidente rosanero ha costruito una squadra inadatta al massimo campionato, aspettando impaziente l’arrivo di un acquirente che lo liberasse da quello che ormai era diventato un peso. L’acquirente è arrivato ed è la YW&F Global Limited rappresentata dal presidente Paul Baccaglini, ma ancora non c’è stato alcun passaggio di proprietà. Il famoso closing, previsto per lo scorso 30 aprile, continua a slittare e a Palermo oggi l’unica certezza si chiama serie B.