Franceschini: «Il Corigliano? Al Barbera è dura per tutti. Bari dello scorso anno…»

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le parole dell’ex allenatore della Cittanovese, Ivan Franceschini, che ha parlato del prossimo avversario del Palermo, il Corigliano. Franceschini, che squadra è il Corigliano? «Io l’ho affrontato quando ancora aveva tutti i giocatori in rosa, ora se ne sono andati un bel po’. È cambiato abbastanza, adesso ci sono meno over e tanti giovani in più. Allora giocavano col 4-3-3, adesso onestamente non saprei, visto che hanno perso pezzi importanti di quella squadra». Eppure, nonostante gli addii, la scorsa settimana hanno fermato il Savoia . «Un grandissimo risultato, proprio per le condizioni a cui sono giunti prima di questa partita. Non so precisamente quali siano i loro problemi societari, però è chiaro che il pareggio dell’ultima giornata sia stato un risultato positivo per loro». Dall’altro lato, nella sfida contro la sua Cittanovese, il Palermo ha forse messo in mostra il suo lato più cinico. . . «Eh, ho avuto sempre fortuna in questo campionato (ride, ndr). Un po’ tutte le squadre, quando hanno affrontato noi, sono state ciniche. A parte le battute, il Palermo è veramente forte. Non mi aspettavo un inizio di campionato con nove vittorie di fila, ma solo perché rispetto allo scorso anno il livello delle concorrenti si è alzato. Per dire, lo scorso anno il Bari non aveva nulla da invidiare al Palermo e il girone era più scarso, invece è andato incontro a maggiori difficoltà rispetto aquelle avute finora dai rosa, che sono partiti fortissimo». Il Palermo si sta confermando la squadra da battere in questo torneo? «È la squadra più forte del campionato e vincere non è mai facile, contro chiunque. Questo per il Palermo è un merito, senza dubbio, anche perché certe squadre si sono rinforzate e loro continuano a vincere.Poi domenica, se gioca come sa, non credo avrà problemi contro il Corigliano. Parliamo di realtàdiverse, in più molti ragazzi non sono neanche abituati a giocare davanti a ventimila persone. Questa pressione poi si sente, specialmente sesi gioca contro gente che invece è abituata a farlo».