Figc, Gravina: «Ci sono tre date per la ripresa della SerieA. Il taglio degli stipendi più elevati è una possibilità»

In attesa di capire quando la Serie A potrà riprendere, uno degli argomenti di queste ultime ore è la possibilità che i club taglino gli stipendi dei calciatori nel caso in cui la stagione non debba chiudersi regolarmente. A riguardo il presidente della Figc, Gabriele Gravina, interviene così a “Radio 24”: «Non è tabù pensare al taglio degli ingaggi dei calciatori, mi riferisco soprattutto a livelli particolarmente importanti. Siamo chiamati tutti ad un gesto di responsabilità. L`obiettivo è giocare il più possibile con, se dovessero rendersi necessari, anche cambi di format, quindi con play-off o play-out. La nostra posizione è stata quella di dare priorità alle competizioni nazionali con la possibilità di inserire date di gare per Champions ed Europa League. I campionati nazionali possono essere gestiti autonomamente, tenendo conto anche delle date internazionali. Non vogliamo penalizzare nessuno, sappiamo benissimo che in caso di impossibilità di completamento di tutte le gare dovremo attuare modifiche della formula. Abbiamo ipotizzato tre date per far riprendere la SerieA: il 14 aprile, il 3 maggio e l’ultima il 13 di giugno. Qualora non non dovessimo riuscire a finire entro fine giugno, chiederemo a Governo, Uefa e Fifa la possibilità di sforare 10-15 giorni nel mese di luglio. Noi sappiamo che esistono degli accordi di natura contrattuale. Per questo l’idea è quella di giocare affinché il danno sia limitato. Si parla di 170-200 milioni per arrivare, con il blocco dei tornei, fino a 700 milioni di danni effettivi. La Uefa sta organizzando un gruppo di lavoro per valutare l’impatto economico. Oggi dobbiamo recuperare un po’ di lucidità e tentare di maniera decisa su una diversa ipotesi di calendario. Se riparte il campionato italiano ripartono entusiasmo e speranza di tanti italiani che aspettano qualche sprazzo di luce».